Nel profondo delle foreste pluviali del Borneo, le comunità indigene e gli ambientalisti cercano di impedire alle compagnie del legno di entrare nella foresta che appartiene al popolo degli Orang Asli. Gli attivisti hanno creato dei blocchi stradali per fermare i camion del legname. Negli ultimi anni l’area di Kelantan ha visto un’impennata del taglio delle foreste, volto alla creazione di nuove piantagioni di alberi.
Benché lo stesso tribunale malese abbia recentemente sentenziato che le foreste in questione appartengono alle comunità indigene Orang Asli, le compagnie del legno non sentono ragioni e inviano la polizia forestale a rimuovere le barricate e ad arrestare gli attivisti. Jules Ong, un cineasta indipendente, ha riferito a Mongabay di essere stato arrestato per aver filmato i forestali che smantellavano un blocco stradale. L’accusa ì di tre anni di galera per accesso non autorizzato alla foresta.
"Le compagnie del legno continuano ad affluire nella zona. Noi vogliamo fermarle. Questa terra è appartenuta a noi per centinaia di anni, dal tempo dei nostri antenati ", ha dichiarato a Mongabay Yussuman Bin Andor, un Temiar del villaggio di Kampong Pos Gob. "Dobbiamo riprendere i blocchi per proteggere le cascate, il fiume e le nostre piante medicinali", ha aggiunto. "I pesci nel fiume sono tutti finiti, non abbiamo più i pesci. Quindi dobbiamo fermare il taglio come possiamo ". La qualità dell’acqua del fiume è deteriorata dall'erosione del suolo causata dalle operazioni di taglio, e questo minaccia anche le piante medicinali, essenziali alla popolazione.