Un contratto tra una impresa irlandese che traffica carbonio e una tribù indigena ha scatenato il putiferio in  Brasile, e secondo il presidente del FUNAI, l'agenzia di affari indigeni del Brasile, il contratto non è "valido".

 

In una conferenza stampa, Márcio Meira ha risposto a un'interrogazione sull'accordo firmato tra il broker del carbonio Celestial Green Ventures e un gruppo di indiani Munduruku, una tribù di oltre 11.000 persone stanziata nel bacino amazzonico. Come riportato da REDD-Monitor, il progetto della Celestial progetto coprirà 15,2 milioni di ettari nello stato di Rondonia, generando 32 miliardi dollari in 30 anni. Di questi, l'impresa si è impegnata a dare alla tribù appena 120 milioni.

Quando il contratto è divenuto di pubblico dominio, sono emersi dubbi circa la sua legittimità, a causa della sua estensione e la mancanza di approvazione da parte del FUNAI, prevista per legge per questo tipo di progetti. Nel suo intervento, il presidente FUNAI Márcio Meira ha confermato le irregolarità del il progetto.

"Questi contratti non hanno alcuna validità legale, perché il Brasile non ha disciplinato il meccanismo REDD ... soprattutto nelle terre indigene, che sono di proprietà federale" ha spiegato.

Meira ha aggiunto che qualsiasi progetto REDD + deve essere basato sui principi sociali e ambientali e sui criteri previsti dal protocollo REDD + sviluppato nel corso di un processo di consultazione nazionale. Tale documento prevede che i progetti REDD + siano basati sul consenso libero e informato (FPIC) con le comunità indigene.

Il programma REDD +, che mira a ridurre le emissioni da deforestazione e degrado forestale compensando i paesi tropicali per la protezione delle foreste, ha visto sorgere un'ondata di operatori senza scrupoli - i cosiddetti  "cowboy del carbonio" - che hanno cercato di sfruttare la mancanza di un meccanismo normativo, per speculare sulle popolazioni ignare, cui promettono facili guadagni per ottenere in cambio una rinuncia ai diritti sulla terra. Un fenomeno particolarmente preoccupante nelle aree più remote della Papua Nuova Guinea e dell'Amazzonia.

Joomla templates by a4joomla