E' accaduto lo scorso primo maggio. Un operatore sanitario indigeno è stato ucciso in un’imboscata nella foresta amazzonica per mano di uomini armati che, secondo quanto riposta Survival, si sospetta siano taglialegna. Eusébio Ka’por è stato colpito alla schiena da due uomini incappucciati mentre era in sella alla sua motocicletta. È morto due ore dopo per le ferite, mentre il suo compagno era in cerca di aiuto.

 

I taglialegna illegali invadono da anni il territorio dei Ka’apor, e gli indigeni sono convinti che anche gli assassini fossero taglialegna. Poco dopo l’incidente, un noto taglialegna ha fermato il figlio di Eusébio per informarlo che altri indigeni sarebbero a rischio. "Ci minacciano di morte costantemente, e da molto tempo" ha raccontato un leader Ka’apor a Survival. "Ora, addirittura, ci uccidono per intimidirci. Ci dicono che è meglio cedere il nostro legno per evitare che altre persone muoiano. Non sappiamo cosa fare perché non abbiamo protezione. Lo stato non fa nulla."

I Ka’apor vivono nel territorio brasiliano dell’Alto Turiaçu nella foresta amazzonica orientale, abitata anche dagli Awá – la tribù più minacciata del mondo. Alcuni Awá sono isolati ed estremamente vulnerabili al contatto con gli esterni. Lo scorso dicembre, tre Awá incontattati sono stati portati fuori dalla foresta dopo essere stati circondati da taglialegna. Una donna ha raccontato che il marito era stato ucciso dai taglialegna, mentre un’altra si è ammalata gravemente di polmonite a seguito del primo contatto.

Poiché le autorità brasiliane non sono intervenute contro gli invasori, i Ka’apor hanno preso in mano la situazione. Nel 2013 hanno espulso con successo molti taglialegna catturandoli, spogliandoli dei loro vestiti e consegnandoli alla polizia. La violenza contro gli indigeni è aumentata in particolare negli ultimi mesi, dopo che i Ka’apor hanno chiuso l’ultima strada dei taglialegna nella foresta e hanno istituito avamposti di guardia.

Nel gennaio 2014, le autorità brasiliane hanno lanciato un’importante operazione per espellere taglialegna illegali, allevatori e coloni dal vicino territorio awá, ma il disboscamento illegale incontrollato continua nell’Alto Turiaçu e in altre riserve indigene vicine. Survival ha richiesto alle autorità brasiliane di assicurare alla giustizia gli assassini di Eusébio e di garantire con urgenza protezione ai Ka’apor e agli Awá.

Joomla templates by a4joomla