Team di scienziati di tutto il mondo si sono uniti per lanciare una ricerca senza precedenti: ritrovare 100 specie di anfibi "perduti" - animali ritenuti estinti, ma che potenzialmente potrebbero essere ancora in vita in alcuni luoghi remoti. Questa ricerca, che si svolge in 14 paesi dei cinque continenti, è il primo progetto coordinato volto a trovare un così grande numero di specie "perdute" e al tempo stesso denuncia la crisi globale delle popolazioni di anfibi, con oltre un 30 per cento delle specie minacciate di estinzione.


Molti degli anfibi che i team di scienziati sta cercando non sono stati riscontrati per numerosi decenni, e stabilire se le popolazioni siano sopravvissute o meno è di vitale importanza per gli scienziati che cercano di capire le ragioni della recente crisi di estinzione degli anfibi. Gli anfibi svolgono molti servizi importanti per l'uomo come il controllo degli insetti e delle malattie, contribuendo a mantenere sani i sistemi d'acqua dolce. Inoltre le sostanze chimiche presenti nella pelle degli anfibi sono state importantissime nello sviluppo di nuovi farmaci in grado di salvare vite umane, tra cui un antidolorifico 200 volte più potente della morfina.

"Gli anfibi sono particolarmente sensibili ai cambiamenti nell'ambiente, e spesso sono un indicatore del degrado - spiega Robin Moore, di Conservation International, che ha organizzato la ricerca assieme all'Amphibian Specialist Group dell'IUCN -  Ma per questo ruolo di 'canarino in una miniera di carbone' su scala globale sono in grado di avvertirci del cambiamento rapido e profondo per l'ambiente globale, verificatosi nel corso degli ultimi cinquant'anni, dai cambiamenti climatici alla perdita di habitat. Una mutazione che ha avuto un impatto devastante su queste incredibili creature."
Gli anfibi devono affrontare la massiccia perdita di habitat, ma sono anche afflitti da un fungo patogeno che causa una malattia che ha spazzato via-out specie intere popolazioni di anfibi (chytridiomycosis).

 

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