Se gli alberi di noce della Persia parlassero, potrebbero potuto raccontare le storie di carovane di commercianti che si muovevano per migliaia id chilometri lungo la Via della Seta, portando tra i carichi di merci preziose, anche semi di noce che avrebbero dato vita alle odierne foreste temperate dell’Asia. La via della Seta collegava l'Europa orientale, l'Africa e l’aria orientale, fino alla Cina, e vi s trasportavano seta, spezie, avorio e altre merci preziose.
Uno studio condotto dalla Purdue University dimostra che la mappa delle lingue antiche coincide con quella dei codici genetici del noce persiano (Juglans regia): in pratica, dove si trova questo albero con caratteristiche genetiche simili, anche la parola “noce” ha la stessa radice, malgrado le profonde diversità linguistiche. Questo vuol dire, secondo gli scienziati, che i commercianti attraversavano le Vie della Seta, anno piantato lungo il loro percorso alberi di noce, come investimento agricolo a lungo termine. Mentre gli scienziati raccoglievano campioni di di noce effettuato in 39 siti in tutta l'Asia, si sono accorti che la parola per "noce" era simile in molte lingue. Questo particolare ha suscitato la loro attenzione, tanto più quando la mappatura generica ha riportato risultati insoliti. Infatti, quando le foreste diffondono naturalmente, gli scienziati si aspettano che parentela genetica si diffonda seguendo il modello dei cerchi concentrici. In questo caso invece, la diffusione era per lunghe fasce, estese da est a ovest. Per esempio, le noci dell'Iran orientale sono strettamente correlate alle noci dell’Himalaya. A questo punto gli scienziati hanno cominciato a comparare i risultati della mappatura generica alla mappatura delle lingue. Avendo notato le similitudini nella parola per "noce" tra diverse lingue, gli scienziati hanno studiato le lingue attualmente parlate dai luoghi dove hanno campionato le noci e riconducibili le lingue di nuovo ai loro antenati, e hanno scoperto che l'evoluzione dei linguaggi è sovrapposta alla diffusione della genetica noce. L’ipotesi del team di ricerca, pubblicata dalla rivista PLOS ONE, è che i commercianti che si muovevano lungo la Via della Seta, abbiano selezionato noci di migliore qualità e le abbiano piantate lungo tutto il percorso, affinché fornissero frutta secca e buon legno. Il fattore di diffusione delle lingue in Asia, la principale via carovaniera, è stato anche il fattore di diffusione delle foreste di noce.