Sono stati i contadini della zona a far chiudere l'impianto di bio-etanolo. San Mariano è un piccolo centro nella provincia di Isabela, nel nord-ovest delle Filippine. Un comunicato congiunto di diverse reti contadine ne ha annunciato la chiusura definitiva. L'impianto di bio-etanolo era gestito dalla Green Future Innovations Inc. che vi ha investito 54 - milioni di dollari. L'impianto utilizzava canna da zucchero prodotta in 6.000 ettari di terreno agricolo, ora convertito in un asilo nido per San Mariano. Green Future è a joint venture tra la giapponese Itochu Corp. e JGC Corp.
Al progetto partecipavano anche la Philippine Bioethanol e la Energy Investments Corp., una holding da Taiwan. Quando l'impianto di bioetanolo iniziato ad essere operativo, nelmaggio 2012, è iniziato l'inquinamento dell'aria. Tifiuti tossici sono stati scaricati nei terreni circostanti, con morie di pesci nei corsi d'acqua della zona. Nel corso di una protesta presso la sede dellla EcoFuel Land Development Inc., lo scorso agosto, i contadini e gli indigeni ha chiesto alla EcoFuel di lasciare le loro terre. Molte di esse infatti sono considerate terre ancestrali delle comunità indigene.
L'impianto di bioetanolo operav senza ilnecessario permesso dell'Ufficio di presidenza di Gestione Ambientale (EMB). L'azienda ha inoltre violato Repubblic Act (RA) 8749 noto come il Clean Air Act del 1999, che stabilisce che tutte le fonti di inquinamento atmosferico siano soggette alla richiesta di speciali permessi.Secondo i contadini, l'impianto violava inoltre la Regola 27.1 della legge filippina Clean Water del 2004, che regola i permessi di scarico.