Aldo Zamora, un attivista impegnato nella protezione delle foresta comunitaria delle Lagune Zempoala, è stato ucciso da quatto persone alle imprese del legno, a Santa Lucia Ocuillan nello Stato del Mexico, mentre si trovavano in viaggio con tre parenti. Il fratello Misael in ospedale versa in gravi condizioni.
Roma, 16 maggio 2007 - è stato assassinato ieri in messico l'attivista ambientalista Aldo Zamora, colpevole di aver difeso assieme al padre e al fratello la foresta comunitaria di Lagune Zempoala.
Misael Zamora, dall'ospedale, ha potuto identificare gli aggressori come Luis e Alejo Encarnacion, entrambi attivi nell'impresa forestale del padre di Feliciano Encarnacion, uno dei principali leader delle gang forestali della zona. Gli altri due aggressori sono Fernando Jacinto Medina e Silvestre Jacinto Medina
Il padre dei due fratelli, Ildefonso Zamora già dal 1999 aveva più volte denunciato il taglio illegale nelle foreste della propria comunità, ma le autorità non hanno adottato misure per fermare la deforestazione. La zona delle Lagune Zempoala e Huitzilac è stata identificata dall'ufficio per la protezione ambientale (PROFEPA) come una delle 15 regioni più minacciate dal taglio illegale. Assieme queste aree rappresentano il 60% dell'intero taglio illegale del paese.
Nel dicembre 2005, Ildefonso and e altri membri della comunità hanno redatto un rapporto completo di fotografie e video che documentano le attività illegali.
Nell'aprile 2006, Ildefonso e Greenpeace hanno informato la PROFEPA della situazione, ed un impiegato di quest'ultima si è recato sul posto, arrestando diverse persone per taglio illegale.
Nel novembre dello stesso anno, il Pubblico Ministero ha richiesto l'arresto di 47 persone, tra cui Feliciano e Alejo Encarnacion. Ma il giudice Gerardo Garcia Anzures ha annullato l'ordine di arresto, sostenendo come non vi fossero sufficienti elementi per determinare che vi fosse l'evidenza di reato. Feliciano Encarnacion è stato successivamente arrestato durante un'operazione di controllo della PROFEPA, ma è stato rilasciato poco dopo.
Tra il giungo 2006 e il maggio 2007, Aldo e Misael Zamora hanno collaborato con Greenpeace nel raccogliere informazioni e dati sull'impatto del taglio illegale nelle foreste di San Juan Atzingo.
A causa di questi fatti, Ildefonso e i suoi figli sono stati oggetto di minacce da parte delle gang del legno illegale, ed in particolare da parte di Feliciano Encarnacion, e dalle gang del taglio illegale.