Rio de Janeiro - 13 Novembre 2006 - Secondo una nota dell’Associated Press, rilanciata da Amigos da Terra - Amazonia Brasileira, esperti e ambientalisti hanno rivolto aspre critiche al Governo Lula per non aver svolto le appropriate valutazioni ambientali ed aver invece annunciato di voler procedere, dopo un ultimo giro di audizioni, con la costruzione di due dighe in Amazzonia.
Tali dighe fanno parte di un progetto idroelettrico che ne prevede quattro e che permetterebbe anche 4,200 Km di navigazione degli affluenti del Rio delle Amazzoni in Perù e Bolivia. Secondo il progetto, le dighe sommergerebbero un territorio vasto centinaia di Km quadrati, con seri danni ambientali tanto per la perdita di vita selvatica animale e vegetale quanto per l’inquinamento delle acque dovuto a miniere e agricoltura (1).
Glenn Switkes, Direttore di International Rivers Network, condannando l’inadeguatezza della VIA eseguita per le dighe di Santo Antonio e Jirau sul fiume Madeira, ha dichiarato che si tratta di un progetto mal concepito e dal potenziale distruttivo enorme in una delle aree più ricche di biodiversità di tutto il Brasile. In particolare poi, secondo i ricercatori del prestigioso Museo Goeldi, le dighe bloccherebbero le migrazioni a monte dei pesci  adulti, respingendole verso la foce insieme alle larve e agli altri nutrienti.
L’IPA ovvero l’Istituto Nazionale per le ricerche sull’Amazzonia, stima che l’area inondata sarebbe molto più vasta del previsto, oltre il doppio dei 529 Km quadrati dichiarati dal governo. Altri danni previsti sono l’aumento della malaria e l’impatto del mercurio rilasciato nelle operazioni di ricerca dell’oro sulla catena alimentare, e quindi sulle popolazioni rivierasche che si nutrono principalmente di pesce.
Anche Roberto Smeraldi, degli Amici della Terra Amazonia Brasileira, ritiene che le trasformazioni previste avranno impatti non solo locali, ma su tutta l’Amazzonia, e ha annunciato che la sua organizzazione si prepara ad intervenire nelle audizioni pubbliche che si terranno prossimamente nello Stato di Rondonia, interessato dal progetto.
 
(1) Il bacino del Rio delle Amazzoni interessa il 60% del territorio del Brasile. Anche se il Governo Lula sostiene che il tasso di distruzione della foresta pluviale ha raggiunto il livello più basso registrato dal 1961, rimane il fatto che già il 20% è stato distrutto da attività quali taglio di legname, e varie iniziative di sviluppo industriale ed agricolo.
 
Joomla templates by a4joomla