Continua a crescere l'opposizione nazionale ed internazionale alla proposta di permettere l'attività estrattiva nelle aree protette dell'indonesia. L'UNESCO esprime la sua preoccupazione per i siti che potrebbero essere nominati patrimonio dell'Umanità.
La decisione spetta alla Camera dei Rappresentanti Indonesiana che può mantenere l'attuale divieto stabilito da una legge del 1999, o eliminarlo permettendo in tal modo di aprire le aree protette all'industria estrattiva dominata dalle multinazionali. Nel Borneo, ad esempio, la compagnia Canadese Placer sta facendo lobby per estrarre l'oro presente nelle foreste protette delle montagne Meratus. In Borneo vivono i rari orangutan e gli indigeni Dayak che hanno già espresso opposizione ai progetti estrattivi della compagnia Canadese. Il governo provinciale ha anche chiesto di non permettere l'estrazione mineraria nelle aree protette della regione.