Johannesburg, 6 settembre 2002 - L'associazione ambientalista internazionale Friends of the Earth, ha compilato una pagella per valutare i risultati raggiunti dai negoziati del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile.
1. Responsabilità delle aziende, voto: 5
I governi hanno aperto la porta allo sviluppo di regole internazionali per obbligare le multinazionali a migliorare il loro comportamento, ma non c'è stato alcun impegno chiaro sui meccanismi e gli USA potrebbero essere stati determinanti nel nulla di fatto. Tuttavia, i pochi progressi raggiunti sono il risultato delle pressioni di Friends of the Earth, che ha sollevato la questione durante i negoziati
2. Commercio e Globalizzazione, voto: 3
La liberalizzazione del commercio ha dominato i negoziati di Johannesburg. Friends of the Earth e le altre associazioni ambientaliste sono riuscite a contenere l'egemonia del WTO su commercio, ambiente e sviluppo. Ma i governi non sono stati neppure in grado di ribadire l'autorità e l'autonomia degli Accordi Ambientali Multilaterali (MEAs) e si sono limitati a rimandare sul rapporto tra i MEA e il WTO - probabilmente in sede del WTO stesso! La sezione sulla globalizzazione non ha neppure menzionato l'ambiente.
3. Debito Ecologico, voto: 0
Non c'è stato alcun riconoscimento formale del debito ecologico che i paesi ricchi devono a quelli poveri, né a coloro che come risultato soffrono; è stato lasciato solo un programma per le discussioni fututre su come si deve affrontare la questione. A Rio, il Nord aveva riconosciuto di aver causato gran parte dei problemi ecologici e quindi il dovere di guidare gli sforzi per la tutela ambientale. I governi hanno fallito nell'andare in fondo alla questione.
4. Protocollo di Kyoto, voto: 0
Qualsiasi riferimento al Protocollo di Kyoto è stato cancellato, pefr non turbare la cattiva coscienza degli Stati Uniti, che ancora si rifiutano di firmarlo
5. Acqua e sanità, voto: 3
I governi hanno usato belle parole sull'impegno di dimezzare il numero di persone prive di accesso all'acqua entro il 2015. Ma hanno non hanno assicurato che l'acqua rimanga un bene pubblico e anzi in molti casi spingono verso la liberalizzazione e la privatizzazione.
6. Biodiversità, voto: 3
È stato inserito un target più debole sulla perdita di biodiversità rispetto a quello accordato 6 mesi fa all'Aja durante i negoziati sulla Convenzione per la Biodiversità. Adesso i governi mirano a ridurre, non eliminare, la perdita di biodiversità.
7. Aiuti e debito, voto: 1
Nessun nuovo obiettivo sul taglio del debito o sugli aiuti oltre a quelli raggiunti a Monterray. Il target dello 0.7% non è stato neanche menzionato.
8. Sussidi, voto: 1
La questione sui sussidi dannosi per l'ambiente non è stata propriamente affrontata. Il testo sui sussidi agricoli non è diverso da quello di Doha e i sussidi assicurati ai combustibili fossili e all'energia nucleare non sono nemmeno menzionati.
9. Consumi e produzione, voto: 2
Il piano di Rio per affrontare la questione dei modelli di consumo eccessivo e di produzione dannosa è stato cancellato in favore in un testo più debole.
10. Principi di Rio, voto: 2 (per ora)
Alla fine, dopo tanti disaccordi, non c'è stata alcuna modifica sugli impegni come il principio di precauzione e il principio di 'trattamento comune ma differenziato' così detestati dagli USA. Ma non ci sono stati neanche dei progressi. Alcuni testi sulla questione sono ancora sotto negoziazione.