Roma, 2 gennaio 2009 – Dopo circa un anno e mezzo di indagini l’Inspection Panel (IP), l’organismo ispettivo della Banca mondiale, ha emesso il suo verdetto sulla diga di Bujagali, in Uganda. Le conclusioni dell’IP sono molto severe: il progetto, attualmente in fase di realizzazione, è fallimentare, in quanto sottostima i rischi e sopravvaluta i benefici. Peggio ancora, i potenziali impatti negativi, sia dal punto di vista economico che socio-ambientale, ricadranno tutti sull’Uganda, uno dei Paesi più poveri del Pianeta. Insomma, se è vero che il mandato della Banca mondiale è promuovere lo sviluppo sostenibile e sconfiggere la povertà, la diga di Bujagali è tra quanto di meno appropriato si potesse pensare. 
Una delle principali preoccupazioni riguarda il contratto per la vendita dell’energia elettrica prodotta grazie al mega-sbarramento. Contratto che contiene dei termini poco favorevoli al Paese africano, come ha sottolineato Graham Hadley, consulente economico dell’IP. Insomma, oltre il danno, la beffa…
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