Lo scorso 19 dicembre il villaggio di Suluk Bongkal è stato attaccato dalla polizia della Provincia di Riau: 500 militi con armi da fuoco e gas lacrimogeni hanno attaccato da terra, mentre un elicottero lanciava ordigni incendiari sul villaggio.
Il villaggio difendeva i propri diritti sulle terre che erano di interesse della PT Arara Abadi, che vuole trasformare case, campi e foreste in piantagioni di acacia per la produzione di carta. La PT Arara Abadi è legata al colosso indonesiano della carta, Asian Pulp and Paper (APP), che proprietaria dell'elicottero coinvolto negli incidenti.
Risultato dell'assalto: due bambini morti e 400 senzatetto, rifugiati nella foresta. L'elicottero nei giorni seguenti ha continuato a perseguitare i rifugiati, lanciando pietre sulle loro tende di fortuna.
La APP era stata coinvolta in investigazioni per corruzione e taglio illegale. Anche le terre contese col villaggio di Suluk Bongkal sarebbero legate a licenze rilasciate in violazione alle leggi. La continua espansione delle piantagioni sta portando alla distruzione delle ultime foreste di Sumatra, una delle regioni più ricche di biodiversità. Il disboscamento e il successivo drenaggio delle torbiere provocano il rilascio in atmosfera di grandi quantità di carbonio. Proprio la deforestazione ha portato l'Indonesia al primato di quarto paese per le emissioni di carbonio, responsabile del riscaldamento globale del pianeta.
 
L'associazione Rettet den Regenwald raccoglie le firme per una petizione per il rispetto delle foreste e dei diritti umani: http://www.regenwald.org/international/englisch/protestaktion.php?id=345 


 

 
  
 
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