L'annuncio di un aumento della produzione sembra essere la risposta della Arauco alla recente condanna per le discusse attività dell'impianto di Valdivia. La Corte di Appello di Santiago ha ratificato la condanna alla multinazionale cilena Arauco, controllata dal gruppo brasiliano Angelini, per la contaminazione del Rio Cruces tra il 2004 e il 2005 da parte della cartiera di Valdivia. La Arauco è nel frattempo coinvolta in un altro processo, per la contaminazione de Rio Mataquito.
La risposta della Arauco è stata provocatoria: l'impresa ha annunciato un aumento del 20 per cento della produzione di cellulosa nella regione cilena di Valdivia, portandola da 550.000 a 660.000 tonnellate annue.


L'avvio dell'impianto di Valdivia, dedicato alla produzione di cellulosa, era stato fortemente criticato dalle comunità indigene della X Regione Los Lagos. L'impianto è situato sulla riva del Rio Cruces, che fornisce acqua all’intera valle ed al vicino Santuario della Natura Carlos Anwandter, posto sotto tutela dalla Convenzione RAMSAR sottoscritta dal Cile nel 1981. Il Santuario è costituito da una riserva acquatica di 4.877 ettari, che corrisponde agli ultimi 20 km del Rio Cruces.

Lo stabilimento lavora il legno proveniente dalle piantagioni di eucalipto e pino, producendo  ogni anno 550.000 tonnellate di pasta di cellulosa Kraft sbiancata con biossido di cloro (ECF). Un progetto da mille milioni di dollari.
L'impianto utilizza in modo massiccio l'acqua del Rio Crucis e vi immette i propri scarichi, contenenti solventi e composti del cloro. Ogni giorno, per due anni, la cartiera ha scaricato circa dieci tonnellate composti di zolfo e azoto sotto forma di polveri e 250 litri al secondo di scarichi liquidi contenenti composti del cloro.
A questi scarichi si aggiunge lo stoccaggio di 1.145 metro cubi di fanghi tossici, provenienti dal trattamento dei residui liquidi di lavorazione.
L'inquinamento ha provocato una massiccia moria di cigni collonero (su 5.000 individui se ne sono salvati appena 160) e compromesso il Santuario della Natura Carlos Anwandter, e le attività agricole e ittiche delle comunità della vallata.

Dopo un lungo conflitto con le popolazioni locali, le autorità hanno imposto alla Arauco la riduzione del 20 per cento della produttività dell'impianto  (da 550.000 a 440.000 tonnellate annue). Il recente annuncio della Arauco di un aumento della produzione dell'impianto (e delle emissioni), rischia di drammatizzare un conflitto mai risolto.


 

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