Il Lago Baikal, la perla della Siberia, è un unico patrimonio universale dell'UNESCO. Ora è minacciato da un decreto del governo russo, che permette a una grande cartiera di scaricare rifiuti tossici sulle sue rive Scrivi al Direttore Generale dell'UNESCO Irina Bokova per difendere questo patrimonio unico al mondo!
Gentile Signora Bokova, Con la presente vogliamo esprimere la nostra più profonda preoccupazione per il decreto n.1 emesso dal governo russo il 13 gennaio 2010 "Sulla introduzione di modifiche nella lista delle attività vietate nella zona centrale ecologica del Baikal Natural Area". Il presente decreto ha ufficialmente permesso restrizioni vincolanti alla cartiera Baikalsk Pulp and Paper Mill e altri impianti industriali di scaricare senza rifiuti tossici nelle acque del lago Baikal, ma anche immagazzinare, lavorare, smaltire e incenerire tutti i tipi di rifiuti, anche quelli pericolosi.
Il Lago Baikal è un fenomeno naturale unico nel pianeta e la più grande riservadi acqua dolce al mondo . Nel 1996 il World Heritage Committee dell'UNESCO ha conferito al Lago Baikal lo stato di Patrimonio Universale dell'Umanità, una scelta basata su tutti e quattro i criteri di unicità naturale. La decisione di riavviare la Baikalsk Pulp and Paper Mill è una minaccia grave e può causare danni irreversibili al più grande lago d'acqua dolce del mondo. Ha generato ampie proteste pubbliche, sia in Russia che fuori del paese.
Vi scriviamo per appellarci a voi, quale Direttore di una organizzazione molto rispettata internazionalmente, affinché possiate intervenire per salvare questo sito. Siamo convinti che vi siano possibilità di annullare il suddetto decreto del governo russo, così come sia possibile creare condizioni favorevoli per lo sviluppo di attività economiche alternative, sicure per l'ambiente e per il turismo nella zona Baikalsk.
In passato, solo grazie ad una posizione attiva da parte dell'UNESCO, sono stati salvati siti culturali unici, come le Piramidi di Giza e del sito archeologico di Delfi. Oggi il lago Baikal ha urgente bisogno che l'UNESCO adotti una simile posizione proattiva. Un patrimonio naturale non è meno prezioso per il genere umano di un patrimonuo culturale, e se oggi non riusciamo a fermare questo processo ecologicamente, socialmente e strategicamente irragionevole, domani perderemo una delle perle di mondo naturale.