Il governo della Papua Nuova Guinea ha bloccato i contestati permessi di concessioni agricole speciali (Special Agricultural and Business Leases - SABL) sulle terre tribali a imprese private e ordinato una commissione d'inchiesta. Tutti i permessi sono quindi sospesi per tutta la durata delle commissione d'inchiesta, che riferirà al Parlamento.
Ventisei tra biologi e rappresentanti di associazioni hanno richiesto al governo della Papua Nuova Guinea di congelare il rilascio di concessioni agricole speciali (Special Agricultural and Business Leases - SABL), un cavillo legale studiato per aggirare i diritti indigeni alle terre, assicurati dalla costituzione del paese. Questa forma di concessioni forestali infatti, mette a rischio alcune tra le foreste pluviali più intatte del pianeta. 5,6 milioni di ettari di foresta sono stati già stati dati in concessione con il sitema delle SABL, un'area più grande del Costa Rica.
"La Papua Nuova Guinea è uno dei paesi biologicamente e culturalmente più diversi del pianeta. La notevole diversità dei gruppi culturali si basano sul loro intimo legame alle terre tradizionali e alle foreste, che assicurano cibo, fibre, selvaggina, assieme ad altri prodotti della foresta, a numerosi servizi, tra cui i siti religiosi", recita la dichiarazione firmata dai rappresentanti del mondo accademico e della società civile.
Questa diversità è ora minacciata dal governo di Papua Nuova Guinea, che utilizza i le concessioni speciali SABL per cedere ampie aree di terreno alle imprese senza passare per il necessario processo di consultazione. Già 2 milioni di ettari di terreni sono stati destinati alla deforestazione dalle autorità forestali, rinominate per questo, Autorità di deforestazione (Forest Clearing Autorities).
Gli scienziati invitano a scrivere al Consiglio Direttivo Nazionale della Papua Nuova Guinea (Papua New Guinea's National Executive Council ), all'indirizzio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per fermare la distruzione delle foreste, inviando le lettera per conoscenza al quotidiano nazionale Post-Courier (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.):