Si chiama "riqualificazione". E così sono stati abbattuti olmi e acacie che svettavano rigogliosi in via Flaminia Vecchia, e poco prima, gli storici pini di via Salaria. Il Comune di Roma sembra aver dichiarato la guerra agli alberi. Sulla Salaria i pini erano colpevoli di sollevare l'asfalto, anche se i cittadini della zona fanno notare che basterebbe risistemarne il manto stradale, ancora pieno di buche non certo causate dai poveri pini. A piazza Gentile da Fabriano vengono abbattuti per fare posto a un parcheggio sotterraneo, a Ponte Milvio invece, gli alberi sono stati dichiarati malati, e buttatati giù, anche se gli abitanti del quartiere si dicono pronti a dimostrare che quegli alberi erano sani come pesci.
"Sono state fatte le perizie fitostatiche - ha dichiarato Stefano Erbaggi, assessore ai Lavori pubblici del municipio XX - il risultato è che sono quasi tutte da eliminare, tranne due o tre, perché malate e quindi pericolose per l'incolumità pubblica". Con parole più semplici, i cittadini smentiscono: "Ho scattato delle foto e gli alberi sono sani - ha dichiarato a Repubblica Maria Rita Barbera, residente della zona - Si vedono tronchi pieni e non marci, tranne in un caso. Vogliamo vedere le perizie e il dossier. Non si può massacrare il verde. Sostituiscono fusti decennali con altri giovani che tra quarant'anni avranno lo stesso problema di oggi perché non vengono curati e innaffiati".
Molti ricordano i dubbi tagli degli storici pini di Piazza Venezia, il primo exploit di una giunta dalla sega facile. E tra i cittadini sorge il dubbio che tra tagli e piantumazioni ci scappino appalti da leccarsi i baffi.