Roma, 12 aprile 2005 - Niccolò Ammaniti fra le nevi della Lapponia settentrionale, per salvare le ultime grandi foreste primarie d'Europa che in Finlandia rappresentano appena il 5% dell'area boscata, un'area non indispensabile all'industria del legno, ma essenziale per diverse specie minacciate.
Assieme a Niccolò Ammaniti, scrittori inglesi, francesi, spagnoli, belgi, finlandesi, olandesi e canadesi visiteranno le foreste da cui proviene la carta impiegata dall'editoria.
Niccolò Ammaniti è stato tra i primi a unirsi al progetto di Greenpeace Scrittori per le foreste" e diversi suoi libri, tra cui la ristampa di "Io non ho paura", sono pubblicati su "carta amica delle foreste", che non comporta la distruzione delle foreste.
Lo scrittore spagnolo Javier Moro, autore di "Le Montagne di Buddha" e di "Mezzanotte e cinque a Bhopal" (quest'ultimo scritto insieme a Lapierre), partendo con il gruppo di Greenpeace ha detto: "Continuo a stupirmi di quanta cellulosa serva per i miei libri, di quante foreste vengano tagliate. E' parte del nostro dovere di scrittori non divenire complici di questo olocausto della natura
In tutta Europa gli scrittori stanno assumendo un ruolo essenziale nel cambiare il mercato dell'editoria e promuovere l'utilizzo di carta che salvi le ultime foreste primarie. Un sondaggio promosso da Greenpeace in collaborazione con la Fiera del Libro di Torino rivela che quasi il 90% dei lettori sarebbe disposto a pagare il proprio libro preferito almeno il 5% in più se fosse disponibile in "carta amica delle foreste". La percentuale cresce ulteriormente tra i grandi lettori (più di 20 libri in un anno).
"L'industria del legno sta scrivendo l'ultimo capitolo della storia delle foreste primarie d'Europa. E' tempo che gli editori fermino questa distruzione" ha commentato Sergio Baffoni di Greenpeace, in viaggio ache lui in Finlandia.
"Grandi aree di foresta in Finlandia, Canada, Russia e perfino Indonesia sono minacciate dalla domanda internazioanle di carta. Il progetto di Greenepace "Scrittori per le Foreste" ha l'obiettivo di salvare queste foreste promuovendo l'impiego di carta riciclata o certificata FSC".
Tra le tappe del viaggio, la visita alla "stazione forestale" di Greenpeace, dove i volontari si oppongono al taglio e aiutano i Sami, l'unico popolo indigeno d'Europa, a delimitare le proprie terre tradizionali. Infatti queste foreste sono importantissime anche per la vita delle comunità indigene Sami, la cui cultura dipende dall'allevamento di renne.
Nel lungo inverno artico, le foreste centenarie della Lapponia assicurano loro la sopravvivenza: sui
rami e sul tronco degli alberi cresce il lichene delle renne, il cibo invernale di questi animali quando l'erba è irraggiungibile.