Mentre l'industria del legno nipponica scompare, cresce il volontariato forestale in Giappone.
Il valore del legname prodotto in Giappone è calato da 250.000 miliardi di yen negli anni sessanta a 225,6 miliardi di yen nel 2007, e il paese è diventato un importatore di legname (dalla Siberia alla Papua Nuova Guinea, all'Australia).
Sono invece cresciuti i volontari impegnati nella protezione delle foreste nipponiche: 2.240 gruppi erano attivi nel 2007, con una crescita dell'8 per cento negli ultimi dieci anni.


Intanto in nuovo premier Yukio Hatoyama si è impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 25 per cento rispetto ai livelli del 1990, e la protezione delle foreste di cipresso, cedro e gymko biloba fa parte della strategia climatica.

 

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