La centrale elettrica a biomasse nel mezzo del Paroc del Pollino sarà smantellata. La determina 1111 del 29 ottobre del Direttore dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Annibale Formica, rende completo e definitivo il no del Parco alla Centrale Enel del Mercure di Laino Borgo, in provincia di Cosenza. L'atto giunge dopo la delibera del Consiglio Direttivo che faceva proprio il parere dell’Avvocatura dello Stato, sollecitato dal Parco stesso, e che aveva bollato il predatorio progetto dell’Enel evidenziando come esso confliggesse con "… l’idea stessa del Parco…".
Il parere, allegato alla delibera adottata, in conclusione, evidenzia che ''l'atto autorizzativo presenta profili di illegittimità e, pertanto, puoòessere annullato in regime di autotutela'', sussistendo ''l'interesse attuale al ricorso all'autotutela, essendo evidente la cura del pubblico interesse delle popolazioni locali residenti nell'area del Parco''. Nella delibera adottata si dà atto che la sospensione degli effetti del parere del 28 luglio 2009, rilasciato dall'Ente Parco nella Conferenza dei Servizi del 30 luglio 2009, disposta dal Consiglio direttivo l'11 agosto scorso e prorogata il 21 settembre, ''cesseraà con l'adozione degli atti da parte della Direzione dell'Ente'' alla quale il Consiglio ha demandato, per l'effetto, l'adozione degli atti connessi e conseguenti.
la pericolosità di questo impianto è stata più volte sottolineata, alla luce dei piani dell'Enel, di rifornirsi di legname nelle valli protette del Lao e dell'Orsomarso: secondo le denunce dell'OLA, la centrale del mercure avrebbe bruciato oltre 400.000 tonnellate di legno l’anno.
Sconfitto un progetto illegittimo, ostacolato negli ultimi sette anni da Aassociazioni, Comitati, Amministratori locali, ma soprattutto da parte delle popolazioni della Valle, decise a difendere il proprio diritto alla salute e al progresso economico ed occupazionale, che la riapertura della Centrale avrebbe irrimediabilmente compromesso.