I recenti incendi forestali scoppiati in Grecia Russia e Svezia segnalano il rischio crescente per le foreste europee a seguito del cambiamento climatico. Dalla regione mediterranea a quelle artiche, gli incendi si fanno sempre più intensi e devastanti. Ecco i peggiori record dell'ultimo decennio:

Portogallo 2017
Sessantaquattro persone sono rimaste uccise nel giugno 2017 e 250 sono rimaste ferite nel corso dei più violenti incendi boschivi della storia portoghese. Gli incendi hanno imperversato per cinque giorni nella regione centrale di Leiria, al culmine di un'ondata di caldo estivo. Molte delle vittime sono rimaste intrappolate dalle fiamme nelle loro automobili mentre cercavano di scappare. Venti violenti hanno moltiplicato gli incendi, devastando circa 460 chilometri quadrati di colline ricoperte di pini ed eucalipti. Precedentemente, tra luglio e settembre 2003, giganteschi incendi causati da un'ondata di caldo hanno lasciato 20 morti  nel Portogallo centrale e meridionale. L'estate del 2003 resta la più disastrosa in termini di superficie andata perduta, con quasi 4.250 chilometri quadrati dati alle fiamme.

Russia 2015
Nell'aprile 2015, enormi incendi scoppiati nella regione Khakassia della Siberia sud-orientale hanno ucciso 34 persone, oltre a centinaia di bovini e migliaia di pecore. Gli incendi si sono estesi fino alla Mongolia e al confine cinese, distruggendo anche 2.000 case e 10.000 chilometri quadrati di terreni. Cinque anni prima, vaste aree della Russia occidentale furono devastate da incendi per settimane consecutiva, in seguito a un'ondata di calore e di siccità senza precedenti. Tra luglio e agosto 2010 le fiamme hanno devastato 10.000 chilometri quadrati di foreste, torbiere e praterie, cancellando interi villaggi. Alcuni degli incendi si sono avvicinati pericolosamente al principale centro di ricerca nucleare della Russia, situato a Sarov.

 
Grecia 2007
Gli incendi boschivi hanno ucciso 77 persone alla fine di agosto 2007 in Grecia, devastando 2.500 chilometri quadrati nel Peloponneso meridionale e l'isola di Eubea, a nord-est di Atene. Gli incendi imperversarono per circa 12 giorni, ma la maggior parte delle vittime furono uccise all'inizio del disastro quando furono intrappolati in villaggi tagliati dalle fiamme, alcuni ignorando gli ordini di evacuazione.
 
 
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