La Fondazione Italiana Accenture e la Fondazione Collegio delle Università Milanesi, con la collaborazione scientifica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, l’Università degli Studi di Milano e la partnership di comunicazione di FederlegnoArredo e della Fondazione UniVerde, presentano la call for solution Forest Skill. Sviluppare competenze e know-how per creare nuove opportunità di lavoro attraverso l’uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.
Forest Skill ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è inserito nel programma dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha proclamato il 2011 “Anno Internazionale delle Foreste” con l’impegno di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo.
Sapete dire la differenza tra bosco e foresta?
La foresta da sempre suscita timori, ma evoca anche un fascino intrinseco, che ne ha fatto oggetto di miti, leggende e usanze fin dalle radici delle nostre civiltà, da quando cioè con la domesticazione di piante e animali e con le prime civiltà urbane la specie umana ha cominciato ad abbandonare la sua relazione originaria con la foresta, quella relazione che ancora oggi osserviamo nei gruppi residui di cacciatori raccoglitori.
Da sempre il bosco è oggetto di un duplice confronto con la specie umana: luogo ostile ed ambiguo geloso custode dei segreti della natura ma anche indiscussa fonte di protezione e sostentamento in termini di beni (che vengono fatti ricadere nella sfera economica, funzione economica) e servigi (sfera sociale, funzione culturale).
Bosco e Foresta sono termini largamente utilizzati, a volte come sinonimi, ma in realtà corrispondenti a concetti differenti, il cui elemento differenziante è dato dalla qualità e dall’intensità dell’azione dell’uomo:
per “foresta” ci si riferisce, comunemente, ad una superficie a copertura arborea allo stato naturale, mentre il “bosco” è inteso come area arborea il cui assetto è conseguenza della gestione umana.
In questi termini le regioni italiane sarebbero totalmente prive di foreste e tutte le superfici a vegetazione arborea sarebbero riconducibili a boschi con differenti stadi di evoluzione: è quindi la gestione del rapporto uomo-bosco l’oggetto principale del tema.
Il bosco è sempre in stretto rapporto con la specie umana, alla quale fornisce beni e servigi.
Il valore del bosco come bene economico, nelle nostre regioni, è oggi largamente superato dal valore legato ai servigi, rappresentati da differenti funzioni: idrogeologica, di filtro e miglioramento della qualità dell’aria, di rifugio e alimentazione della fauna, di conservazione della biodiversità, nonché estetico-paesaggistica in senso lato.
Occupazione nel settore ambiente
Secondo una ricerca di Progetto Ambiente – Isfol su dati ISTAT nell’arco temporale 1993 – 2008, il numero degli occupati nei settori di interesse ambientale registra incrementi nel settore del turismo (14,5%) e della difesa, controllo e disinquinamento (8,4%), mentre presenta valori stabili nel settore dei rifiuti (24,4%) e in quello delle risorse agro-forestali (35,8%). Nell’arco temporale in esame, gli occupati nel settore ambientale passano da 263.900 a 372.100 unità, mentre, crisi permettendo, per i prossimi anni le stime parlano persino di un raddoppio.
In un Paese in cui 30 giovani su 100 sono senza occupazione, l’ambiente può rappresentare un’opportunità concreta di occupazione.
CHI PUO’ PARTECIPARE
Alla call for solution possono partecipare tutti coloro che , italiani e stranieri, si sono laureati presso un’Università italiana tra l’a.a. 2005-2006 e l’a.a. 2010-2011. Il concorso è aperto sia a singoli partecipanti che a team che possono avvalersi di tutte le competenze necessarie a proporre un’idea progettuale completa.
In caso di partecipazione in team solo il capo progetto, che posterà l’idea, dovrà avere i requisiti sopra indicati.
Allegare nel form di partecipazione il certificato di laurea del partecipante o, in caso di team, del capo progetto e una lettera di referenze del docente di un ateneo.
OBIETTIVI DEL CONCORSO
L’obiettivo del concorso è di identificare delle soluzioni progettuali con forti caratteristiche di innovazione e originalità, ad alta sostenibilità ambientale, con finalità educative e ricaduta positiva sul sistema Paese, tese alla valorizzazione e allo sviluppo di competenze e know-how per la creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso l’uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.
I progetti da candidare quindi potranno tendere sia ad accrescere la funzione economica del bosco sia a migliorare quella di fornitore di servigi, o potranno altresì interessare entrambi gli ambiti
Le soluzioni progettuali possono avere ad oggetto differenti temi, ecco alcuni esempi :
- Produzione di beni: prodotti principali (legname) e prodotto secondari e/o accessori (risorse del sottobosco), nell’ottica di un utilizzo sostenibile soprattutto in rapporto alle popolazioni locali;
- Potenziamento o recupero della funzione idrogeologica;
- Recupero e valorizzazione della funzione rifugio e/o trofica per la fauna selvatica;
- Salvaguardia della funzione ecologica di conservazione di specie e/o di comunità a rischio che trovano nel bosco il loro ambiente congeniale;
- Recupero e ampliamento di “relitti” o “frammenti” di bosco;
- Riconversione di boschi governati a ceduo in fustaie di pregio naturalistico;
- Accelerazione delle dinamiche naturali verso boschi “maturi”;
- Riconversione di coltivazioni arboree invecchiate in formazioni boschive naturaliformi;
- Potenziamento e miglioramento della fruizione ricreativa, turistica, didattico-culturale, sportiva;
- Potenziamento della funzione estetico-paesaggistica;
VALUTAZIONE DELLE IDEE PARTECIPANTI AL CONCORSO
Giuria Online
A partire dal 7 novembre 2011 i progetti saranno valutati dalla Giuria online composta da esperti delle diverse discipline relative al Concorso. La somma delle votazioni di ciascun giurato determinerà il punteggio assegnato all’idea progettuale e la relativa posizione in graduatoria: tale graduatoria sarà soggetta a variazione, il punteggio assegnato infatti potrà aumentare o diminuire per tutto il periodo di durata delle votazioni.
Le idee progettuali che al 15 marzo 2012 , termine delle valutazioni della Giuria online, occuperanno le prime 10 posizioni della graduatoria, saranno considerate le finaliste.
A parità di punteggio, sarà considerato l’ordine cronologico di invio delle idee progettuali.
La Giuria Online è formata da:
- Silvia Assini, Ricercatore presso il Dipartimento di Ecologia del Territorio, Università degli Studi di Pavia
- Giuseppe Di Duca, Segretario di Presidenza, Fondazione UniVerde
- Roberto Dufour Zucchi, Senior Manager, Accenture
- Claudio Garrone, Responsabile Ufficio Forestale, FederlegnoArredo e Direttore Generale dell’Associazione Forestale Italiana
- Beatrice Lamonica, Senior Manager, Accenture
- Martino Pillitteri, Media Relations, Collegio di Milano
- Corinna Rossi, International Exchanges, Collegio di Milano
- Emanuele Serrelli, Professore di Filosofia della Scienza, Università degli Studi di Milano Bicocca
- Giorgio Tarditi Spagnoli, Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, Università degli Studi di Milano Bicocca
Giuria offline
Le 10 idee finaliste saranno oggetto della valutazione della Giuria offline che indicherà i 2 vincitori entro il 15 aprile 2012.
La Giuria offline sarà composta da persone della Fondazione Italiana Accenture e della Fondazione Collegio delle Università Milanesi affiancate da personalità con un livello approfondito di competenza scientifica nelle diverse tematiche afferenti al concorso.
PREMIO E REALIZZAZIONE
I due vincitori del concorso potranno realizzare la propria soluzione progettuale grazie ad un budget di € 30.000,00 per ciascuno.
DURATA
I progetti dovranno pervenire entro il 29 febbraio 2012, la chiusura è prevista entro le ore 18:30.