La gestione del patrimonio forestale del Gambia sarà data in mano ai privati. Un auspicio in tal senso è stato avanzato dall'assistente segretario del ministero delle Foreste e dell'Ambiente, Ebrima Darboe, secondo il quale "sono molte le opportunità che gli imprenditori privati possono cogliere nei settori forestale e ambientale". L'occasione è quanto mai originale: un seminario sulla protezione dell'ambiente.

Nel corso degli ultimi decenni, il Gambia, uno dei paesi più poveri dell'Africa, ha perduto le sue foreste e visto avanzare la deforestazione. Negli ultimi anni, la FAO segnala una crescita della copertura forestale, dovuta però all'espandersi delle piantagioni.

Malgrado non siano più intatte, le foreste del Gambia ancora ospitano 974 specie vegetali, 117 mammiferi e 535 volatili.

Secondo Darboe la privatizzazione delle foreste potrebbe dare il via a progetti di turismo ambientale, corredati da indagini di marketing e definizioni degli aspetti legali di ciascun progetto. Secondo l'alto dirigente, si rende quindi necessaria una revisione della normativa attuale relativa alla gestione e alla proprietà del patrimonio forestale, nel cui ambito i privati dovrebbero operare "con gli stessi vincoli che sono in vigore in altri settori economici". Un annuncio inquietante, considerando che appena il 3,2 per cento del paese gode di qualche forma di protezione, e meno del 2 per cento delle foreste è gestito dalle comunità che le abitano

 

 

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