Esponenti di Greenpeace stamattina hanno invaso lo stand della Feltrinelli al Salone internazionale del libro di Torino per sensibilizzare il pubblico sulla distruzione delle foreste, come si legge in un comunicato dell'organizzazione. "Questa mattina, alcuni attivisti travestiti da orango hanno 'invaso' lo stand di Feltrinelli per dire: 'Il futuro delle foreste e del pianeta è nelle pagine dei vostri libri'.
Alcuni attivisti hanno coperto l'entrata dello stand con un telo che raffigura una lapide su cui è scritto: 'Qui giace la foresta indonesiana'. Altri attivisti hanno aperto striscioni: 'Deforestazione zero'", si legge nella nota.
"E' dal 2004 che Feltrinelli gioca a nascondino con Greenpeace fingendo di essere interessata ad avere una politica sostenibile e poi non prendendo reali impegni in merito - dice nella nota Chiara Campione, di Greenpeace - E' giusto che i lettori lo sappiano e ora, con la nostra classifica 'Salvaforeste', abbiamo deciso di mettere a nudo le case editrici proprio nel posto in cui più vorrebbero farsi pubblicità, qui al Salone del libro".
Feltrinelli, spiega Greenpeace, si colloca infatti nella fascia "rossa" - ossia di "pericolo" - della classifica.
Dopo un'accesa discussione tra i rappresentanti dell'associazione ambientalista e alcuni dirigenti della casa editrice, pace è stata fatta e Greenpeace ha ottenuto un appuntamento con il dirigente Feltrinelli Alessandro Monti.
"La nostra carta è ottima - ha detto Monti - è certificabile ma non ancora certificata. Finora non abbiamo deciso infatti di assumerci i costi della pratica. Ma stiamo procedendo su questa strada. Ci spiace non aver risposto al vostro questionario, non lo abbiamo fatto solo perchè non volevamo fare la figura di quelli che hanno una carta non ecologica quando non è vero".