La nuova politica annunciata con clamore dal discusso gigante cartario Asia & Paper (APP) sembra ottima sulla carta, ma un nuovo rapporto pubblicato dalla coalizione indonesiana Eyes on the Forest fa notare come non ci sono più foreste da proteggere: la APP le ha già abbattute. "La nostra analisi dimostra che la politica di protezione si estende a un massimo di 5.000 ettari di foreste naturali nella provincia di Riau, a fronte di 1,4 milioni di ettari di foreste abbattute nella provincia per alimentare le cartiere della APP", dice Muslim Rasyid della rete ambientalista di Riau, Jikalahari.

"Siamo molto delusi. Avevamo pensato che l'annuncio della nuova policy forestale potesse essere una buona notizia per le foreste dell'Indonesia e per il clima globale - ha aggiunto Nazir Foead, del WWF-Indonesia. - In realtà, sembra che la APP abbia annunciato la moratoria sulla deforestazione solo dopo aver eliminato tutta la foresta che era in grado di abbattere." I fornitori di legno nella sola provincia di Riau hanno abbattuto più 680,000 ettari di foreste pluviali tra il 1984 e il 2012. Di queste foreste, il 77% è stato abbattuto in aree destinate alla protezione, mentre una percentuale ancora più alta - l'83% - ha eliminato l'habitat degli elefanti di Sumatra, una specie a rischio di estinzione.

"La APP sta di fatto pretendendo una amnistia per tre decenni di devastazione massiccia - ha aggiunto Aditya Bayunanda, del WWF - Questo non è accettabile. Le associazioni ambientaliste indonesiane chiedono che la APP si impegni a restaurare le foreste di alto valore e le torbiere che ha abbattuto."

Eyes on the Forest sottolinea inoltre come l'annunciato monitoraggio delle foreste di alto valore si tiene in aree dove queste foreste sono state già abbattute, e quelle ancora in piedi sono già protette dalla legge. "Senza un impegno alla restaurazione delle foreste abbattute, questo impegno è privo di significato" spiega il rapporto.

Eyes on the Forest ricorda che la APP si era impegnata a us are esclusivamente legno di piantagione entro il 2004, un impegno poi rimandato al 2007 e quindi al 2009. Nel frattempo il tasso di deforestazione è rimasto costante fino al 2011, con l'esclusione di un un breve periodo tra il 2007 e il 2009 quando la polizia indagava sul taglio illegale da parte delle imprese della galassia della APP. La deforestazione è quindi nuovamente diminuita nel 2012, quando oramai restava ben poco da abbattere.

"La APP ancora una volta sembra voler contare sull'ingenuità dei suoi clienti, distraendoli con benefici ambientali che non esistono per nascondere le proprie responsabilità - ha dichiarato Usman Hariansyah dell'associazione WALHI - "Questa policy non ci sembra che porti alcun beneficio alla protezione delle foreste, non tale da bilanciare l'enorme distruzione già causata da questa impresa". Eyes on the Forest sostiene come soltanto una completa pubblicazione di tutte le attività, tra cui i piani di espansione delle cartiere e le quantità di materia prima richiesta, potranno permettere di valutare se la nuova policy rappresenta qualche beneficio reale.

La scorsa settimana, le associazioni del Kalimantan, la parte indonesiana del Borneo, ha denunciato che l'abbattimento della foresta pluviale continua ancora nelle aree che dovrebbero essere incluse nella moratoria annunciata dalla APP.

Nel frattempo, la APP continua ad accettare legno da foreste naturali, che secondo l'impresa sarebbe stato abbattuto prima del febbraio 2013. Secondo il WWF in questo modo i finitori della APP potrebbero continuare ad abbattere foreste naturali. Il WWF ha proposto di stabilire al 5 maggio la fine dell'uso di legno proveniente da foreste naturali, ossia tre mesi dopo l'avvio della moratoria (considerando tre mesi sufficienti al trasporto del legname fino alle cartiere e all'utilizzo delle scorte).

Il WWF, il Ranforest Action Network, e molte associazioni indonesiane consigliano gli acquirenti di carta di non riprendere relazioni commerciali con la APP fino a quando questa impresa non si sarà impegnata a restaurare le foreste abbattute.

Eyes on the Forest a inoltre pubblicato una mappa interattiva, basata sul motore di Google Maps, che consente di valutare la deforestazione dove si sovrappone agli habitat della tigre e dell'elefante di Sumatra, o alle torbiere che preservano grandi quantità di carbonio.

 

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