Con un voto a sorpresa, il Parlamento della Tasmania ha messo a rischio l'accordo tra ambientalisti e industria per mettere fine a un decennale conflitto ambientale. Il Consiglio Legislativo doveva approvare la protezione di 270.000 ettari di foreste, parte essenziale dell'accordo. La protezione, già approvata dal governo federale, è stata però posticipata dal parlamento della Tasmania, che nel frattempo ha reso lecito l'abbattimento delle preziose foreste (destinate ad essere protette… ad essere state già abbattute!). Il parlamento ha inoltre cassato la nomination delle foreste montane a Patrimonio Universale dell'Unesco. Inutile dire che il voto rimette in discussione l'accordo faticosamente raggiunto in anni di trattative.

 

il leader ambientalista Bob Brown, ha definito la votazione come "un colpo di motosega sull'intero accordo" e ha accusato il parlamento di sabotaggio.

L'accordo di pace è stato portato avanti dai Verdi e dai gruppi del settore come un accordo di pace come un tentativo di interrompere la generazione-lunghe guerre forestali dello stato. Si è detto che l'accordo di pace è ora sull'orlo di un coltello, dopo Camera alta dello stato deliberato di rinviare lo sviluppo delle riserve.

I vari gruppi ambientalisti, che erano in uno storico accordo con l'industria del legno nel mese di novembre ha detto che saranno spostati dalle loro decisioni, se ne vanno se il Consiglio legislativo si trasferì a ritardare la protezione delle foreste. E così motoseghe e attivisti torneranno a scontrarsi nelle millenarie foreste della Tasmania.

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