Il controverso gigante cartario Asia Pacific Resources International Ltd (APRIL) ha annunciato una nuova politica di gestione forestale che prevede una moratoria sul taglio in attesa della identificazione delle aree da proteggere. L’impresa ha anche annunciato che completerà le proprie piantagioni entro la fine dell’anno. La APRIL è considerata una delle imprese più controverse, responsabile dell’ammattimento di vaste aree di foresta tropicale nell’isola di Sumatra, in Indonesia, di estese e ripetute violazioni dei diritti delle comunità locali, della minaccia a specie già in pericolo, come la tigre di Sumatra, e del rilascio di enormi quantità di gas serra, dovuti alla conversione delle torbiere in piantagioni per la produzione di carta.


Il WWF ha espresso cauto apprezzamento per l’annuncio, ricordanti che la nuova policy “permette alla APRIL di utilizzare legno dalle foreste tropicali fino alla fine del 2019” e ha chiesto all’impresa di fermare l’uso di tali fibre entro l’anno in corso.

Più negativo il commenti di Woro, di Jikalahari. la rete ambientalista della provincia di Riau, la più impattata dalle attività della APRIL: “La APRIL a violato precedenti impegni. Tra l’altro, non è la prima volta che avvia un monitoraggio delle aree di alto valore ambientale, salvo poi abbatterle a raso. Fino ad oggi la APRIL è stata coinvolta nel taglio illegale e distruttivo delle foreste, e non abbiamo molti motivi per vedere jun questa policy uno sviluppo molto diverso dal passato”.

Lafcadio Cortesi, del Rainforest Action Network, è dello stesso parere: “Questo nuovo “impegno” è un’occasione sprecata, e pone più dubbi di quanti non sia in grado di chiarirne. La policy in sé è limitata e piena di cavilli. Il messaggio che manda al mercato è però abbastanza chiaro: la APRIL resta un’impresa controversa, che ponte un serio rischio reputazionale, così come tutte le imprese consociate all’impero di Sukanto Tanoto.”

Ancor più duro il commento di Zulfahmi, di Greenpeace Indonesia: “la APRIL's ha orchestrato una policy che le permette di continuare a radere al suolo le foreste. Infatti permette ai suoi fornitori di continuare ad abbattere foreste e torbiere per un altro anno, e gli lascia sei ulteriori anni per continuare a usare fibre legate alla deforestazione”

“Per non essere più considerata un’impresa controversa, la APRIL deve fermare subito la deforestazione e assumersi la piena responsabilità dei preziosi habitat che ha distrutto negli anni passati, e impegnarsi a restaurarli e restituire alle comunità locali le loro terre” ha concluso Sergio Baffoni, dell’European Environmental Paper Network. “Le associazioni ambientaliste che fanno parte della nostra rete suggeriscono alle imprese del settore cartario di evitare ogni rapporto con la APRIL fino a quando non avrà adottato e implementato sul campo una politica credibile”.

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