(Mongabay.com) C'è un detto nel settore indonesiano dell'olio di palma: Sumatra era ieri, Kalimantan è oggi, e Papua è domani. Questo domani potrebbe anche essere già arrivato. Un nuovo rapporto mette in luce la rapida espansione delle piantagioni di palma da olio nell’area della Nuova Guinea controllata dall’Indonesia.

Il rapporto, pubblicato da una coalizione di foto associazioni, tra cui Pusaka e awasMIFEE. fa i nomi delle imprese, uno per uno. Alcuni sono grandi conglomerati. Altri appaiono imprese di facciata, alcune perfino con indirizzo falso, create all’occasione per nascondere altri attori.  Sul progetto rengna un’aura di segretezza. Gran parte delle imprese coinvolte, rifiuta di rivelare qualsivoglia informazione sui progetti, e i funzionari governativi preposti al progetto sembrano altrettanto riluttanti dal rilasciare informazioni. Informazioni sono per giunte dalle associazioni locali, dalle chiese e dalle comunità indigene. Il risultato è un Atlante della palma da olio in Papua occidentale, che disegna un quadro inquietante della deforestazione in arrivo. 

Un quadro quasi sconosciuto. "Con la scusa del conflitto col movimento indipendentista, il governo indonesiano ha reso quasi impossibile agli osservatori internazionali viaggiare in Papua occidentale, e questo ha fatto sì che non l’opinione pubblica internazionale non è informata delle gravi minacce per l’ambiente” spiega il comunicato delle associazioni.

Mappe dettagliate organizzate per distretti, mostrano l’avanzata delle piantagioni di palma da olio nella regione. Nel 2005 c’erano appena cinque piantagioni operative, nel 2015 sono quadruplicate, e altre 20 hanno quasi completato la pratica di autorizzazione. Ma molte altri progetti hanno avviato le pratiche, e in pochi mesi potrebbe iniziare ad essere operativo. "Se verranno create tutte queste piantagioni, la palma da olio si estenderà su di 2,6 milioni di ettari,  la maggior parte dei quali è ora coperta foresta tropicale", spiegano le associazioni.

I conglomerati con imprese della regione sono guidati da alcuni degli uomini più ricchi dell'Indonesia: Bachtiar Karim (Musim Mas), Sukanto Tanoto (Reale Golden Eagle), Eka Tjipta Widjaja (Sinar Mas), Anthony Salim (Salim Group) e Peter Sondakh (Rajawali).

Altri importanti gruppi con sede in Malesia, Hong Kong, Sri Lanka: George Tahija, Austindo Nusantara Jaya, Medco di Arifin Pangioro, Lion, Noble e Carson Cumberbatch.

 

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