Le foreste di Bandarban sono vittima di taglio illegale su vasta scala, una rete che coinvolge perfino i funzionari forestali preposti alla loro protezione. Tra il 1981 e il 2012, migliaia di ettari di terreni presso Bandarban Sadar, Ruma, Thanchi e Roangchhari sono stati rimboschiti. Ma il paesaggio appare ora deserto. I cartelli con la scritta a "zona della foresta riservata", ono ancora lì, ma degli alberi, neppure l’ombra.

 Neppure il Dipartimento Forestale del Bangladesh è in grado di fornire dati precisi su quali terreni sono stati rimboschiti, e quali sono stati poi abbattuti. In questa mancanza di dati, il taglio illegale prospera. Secondo gli abitanti locali, il traffico di alberi abbattuti illegalmente fluisce con regolarità lungo le strade della zona, con la complice tolleranza delle autorità forestali locali, per andare a rifornire l’industria del mobile.

Una versione negata dalle autorità forestali di Bandarban Molla Rezaul Karim, che negano l’esistenza del taglio illegale, così come ogni connivenza delle autorità, insistendo sul fatto che le pattuglie delle guardie forestali sorvegliano intensivamente il territorio. Sarà che gli alberi si sono abbattuti da soli?

 

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