Tre nuovi arresti in Germania per gli attivisti che si sono arrampicati sugli alberi nella foresta Hambach, nei pressi di Aquisgrana. Gli attivisti avevano ha costruito una casa sugli alberi per evitare che la foresta sia abbattuta da una compagnia mineraria. Questo è l'ultimo episodio di un lungo conflitto ambientale circa il futuro della foresta.

La compagnia mineraria RWE gestisce tre miniere di lignite in Renania, dove estrae circa 100 milioni di tonnellate lignite l'anno. Gestisce inoltre cinque centrali a carbone che emettono ogni anno milioni di tonnellate di CO2, oltre a polveri sottili, metalli pesanti e altri inquinanti.
Per prevenire l’allagamento delle miniere, il livello dell’acqua viene abbassato di circa 500 metri con danni incalcolabili all’ambiente circostante. Diversi villaggi sono stati "trasferiti", e la gente del posto è stata costretta a trasferirsi e abbandonare la propria terra.
La principale miniera si trova proprio nella foresta "Hambacher Forst”, ed è dal 1978 che questo antico bosco viene abbattuto. Ora l’impresa prevede l’eliminazione completa della foresta entro il 2018.

La Foresta Hambach ha origini antiche, che risalgono al ritiro della tundra durante l'ultima glaciazione, 12.000 anni fa. Nel medioevo il suo accesso è stato tolto dalla nobiltà e assicurato per gli abitanti del villaggio da parte dell'imperatore, e questo salvato la foresta dalla conversione. infatti tutte le altre foreste primarie di pianura sono state abbattute e dissodate, dato che il terreno in questa zona è il più fertile della Germania.

Ora la deforestazione per le miniere di carbone va avanti, così come gli arresti degli ambientalisti. Lo scorso novembre novembre 200 poliziotti con cannone ad acqua affrontato gli ambientalisti che protestano contro la l’abbattimento della foresta.
 
 
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