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Le Associazioni ambientaliste, il Comune e la Provincia di Tartu, l'ex primo ministro e numerosi eminenti scienziati hanno già reso pubbliche dichiarazioni sulla loro opposizione al progetto, e domani, migliaia di estoni scenderanno in piazza per protestare contro il piano della Est-For e chiedere che il governo lo mostri il cartellino rosso.
"I promotori della Est-For vogliono far credere che la loro bioraffineria sia bella, lucida e pulita, in realtà si tratta di una fabbrica di cellulosa che usa una tecnologia antiquata e sporca, abbinata a un impianto energetica mangia-foreste. Confidiamo che il governo estone ascolti la voce della gente e che i potenziali investitori ragionino sui rischi ambientali e sociali del progetto prima di prendere in considerazione di finanziarlo".
"Qualsiasi nuovo sviluppo dell'industria basata sul legname deve avere forti impegni vincolanti a rifornirsi solo di fibre pienamente responsabili a a ridurre al minimo le emissioni. - spiega Siim Kuresoo, del Fondo Natura Estone - Fino ad ora, la Est-For non ha fatto chiarezza alcuna su come pensa di raggiungere tali obiettivi. Considerando le dimensioni del progetto, i rischi di impatti negativi su larga scala sono altissimi. L'impresa e il governo devono fare ancora molto lavoro per dare garanzie di vera sostenibilità, altrimenti l'Estonia non trarrà alcun vantaggio dal progetto".
Un webinar si terrà giovedì 24 maggio alle 10:00 per discutere del documento e del progetto di "bioraffineria” (è possibile registrarsi a questo link: https://zoom.us/webinar/register/WN_V7lwhXPESvCVIag14hWNkg)