Jakarta, 6 maggio 2001 - Lo richiede Walhi, la principale associazione ambientalista indonesiana, che riunisce 450 associazioni sparse per il paese. Secondo Walhi infatti, un bando sullo sfruttamento e la conversione delle foreste è l'unica misura in grado di spezzare il legame tra corruzione e taglio illegale, ridare fiato alle esauste foreste del paese e il continuo conflitto con le comunità locali. 
Il blocco dei rilascio dei permessi rappresenterebbe una misura drastica ma efficace per risanare il settore, senza necessariamente seguire i diktat delle istituzioni finanziarie internazionali. Walhi critica fortemente il ruolo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario internazionale nel promuovere la creazione di nuove piantagioni monocolturali, uno dei fattori principali di distruzione delle foreste indonesiane.

La Banca Mondiale e il Fondo Monetario hanno avviato in Indonesia tre programmi che hanno un impatto negativo sulle foreste:
  • Un programma che sponsorizza l’emigrazione dalla sovrappopolata Java verso altre isole che è stato messo in atto dal 1970 fino al 1992 e che consisteva nel fornire di terre, occupate principalmente da foreste, coloro che emigravano. Questo progetto ha causato enormi perdite di aree di foresta e di biodiversità, conflitti etnici (indigeni contro emigrati), violazioni dei diritti sulla terra delle popolazioni indigene.
  • Il finanziamento di misure di conservazione del territorio che ignorano le attività e i problemi reali che mettono a rischio la preservazione delle foreste, come il taglio illegale, la creazione di piantagioni e di grandi progetti infrastrutturali.
  • Strategie di sviluppo e la crisi economica hanno spinto l’Indonesia nella trappola del debito. Nel 2000 il debito in Indonesia ha raggiunto i 156 miliardi di dollari.  Le riforme dell’FMI per il settore forestale sono state rivolte all’accrescimento degli introiti dalle foreste tramite l’aumento delle tasse, ed espandendo la durata delle concessioni sulle aree di foresta per il taglio. E’ chiaro che questo tipo di riforme aumentano il tasso di deforestazione.
  • Le istituzioni finanziarie internazionali hanno giocato un ruolo importante nel facilitare la rapida espansione dell’industria della cellulosa in Indonesia. Hanno canalizzato più di 12 miliardi di dollari nel finanziamento della crescita di questo settore senza assicurare prima la presenza di una materia prima legale e estratta senza pratiche distruttive per l’ambiente.

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