Tra conferme e smentite prende forma il piano sviluppato dall'agenzia statale malese Felda per espandere le piantagioni di palma da olio nel bacino amazzonico.
Il primo ministro malese aveva annunciato lo scorso luglio un piano per espandere le piantagioni di olio di palma su 10.000 ettari nell'Amazzonia brasiliana. La Malesia era  stata fino allora il primo esportatore di olio di palma, ma è stata recentemente sopravanzata dall'Indonesia, la cui produzione è in rapida espansione.
Nell'impossibilità di espandere ulteriormente le proprie piantagioni, la Malesia si affaccia ai teatri dell'Africa e dell'America meridionale.
In Amazzonia l'impresa statale Felda aveva già concordato una partnership con la brasiliana Braspalma, per formare la Felda Global Ventures Brazil Sdn Bhd (70 per cento Felda, 30 per cento Braspalma).
Nel marzo 2009 il sito della lobby dell'olio di palma (Palm Oil Truth Foundation) aveva pubblicato la notizia della fima dell'accordo, ma in seguito a una valanga di email ricevute, il governo malese ha smentito (non prima di aver fatto bloccare la circolazione delle mail dal monopolista delle connessioni telematiche Streamyx).
 
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