Questa mattina alle ore 11.00 oltre venti attivisti della organizzazione ambientalista Greenpeace hanno aperto striscioni di protesta davanti al cancello dell'ambasciata del Canada in Roma ed eretto un immenso orso bruno gonfiabile di circa 5x4x4m. L'orso simboleggia la Great Bear Rainforest, un vasto e ancora intatto complesso forestale costiero che sta per essere tagliato a raso per alimentare l'industria della carta e del legno in Nordamerica, Giappone ed Europa.
La Great Bear Rainforest si trova a nord della città costiera di Vancouver nella provincia canadese della Columbia Britannica, ed è oggi la porzione più rilevante di un tipo di foresta decidua pluviale estesa lungo la costa nordamericana del Pacifico, dalla California settentrionale all'Alaska. Da tempo Greenpeace si oppone al governo della Columbia Britannica che rifiuta ogni possibile protezione delle sue foreste pluviali, e anzi vi incoraggia il taglio industriale che ha già distrutto la stessa foresta più a sud, negli Stati Uniti. Il 95% del prelievo forestale della provincia avviene in foreste antiche delle quali è protetto solo il 6%. Stime ufficiali indicano che al tasso attuale di taglio, la foresta pluviale, che sopravvive intatta in Canada, verrà distrutta nel giro di 15 anni.
E' ora che le cartiere italiane chiedano la garanzia che la pasta di cellulosa che importano dal Canada e in particolare dalla Columbia Britannica, non provenga da foreste antiche" ha dichiarato Francesco Francisci di Greenpeace. "Greenpeace -ha continuato Francisci- chiede all'industria italiana di pianificare fin d'ora la rinuncia di ogni acquisto di pasta di cellulosa proveniente da foreste antiche decidue in genere, quando abbattute su scala industriale come nel caso della Columbia Britannica". Oggi, gli standard internazionali di "eco-certificazione" dei prodotti forestali della Columbia Britannica perpetuano la distruzione di quelle foreste. Il governo provinciale ha speso la somma di 65 milioni di dollari in pubbliche relazioni al fine di accreditarsi come paese con i più alti standard di gestione forestale. Doman Industries -fatturato annuale superiore a 818 milioni di dollari - è il più importante esportatore di cellulosa dalla Columbia Britannica all'Italia che acquista almeno il 24% del suo prodotto. Oltre metà dell'importazione italiana di 1.300.000 tonnellate di pasta di cellulosa nordamericana è di provenienza canadese. La cellulosa canadese viene principalmente sbarcata a Livorno e Genova e consumata nei maggiori poli cartari italiani.