Una vasta zona di foresta tropicale non lontano dalla capitale Kampala, nel bacino del lago Vittoria, è minacciata da un gruppo industriale locale (Metha Group) proprietario tra l'altro di zuccherifici e di piantagioni di canna da zucchero - e dal governo del presidente Yoweri Museveni, che gli ha dato in concessione oltre 7.000 ettari di foresta protetta per tagliare gli alberi ed estendere le piantagioni di canna.


Il progetto di dare parte della Mabira forest al gruppo Metha ha suscitato polemiche e proteste fin dallo scorso autunno, pareri negativi da parte dell'Ente forestale dello stato, critiche di parlamentari sia dell'opposizione che dello stesso partito di governo.
Il mese scorso il conflitto ha preso una piega terribile, quando centinaia di persone si sono scontrate con la polizia a Kampala (che ha aperto il fuoco su una dimostrazione autorizzata e ucciso due manifestanti); durante gli scontri una folla inferocita ha attaccato gli ugandesi-indiani, distrutto negozi, assediato un tempio hindu, infine ucciso di botte un uomo semplicemente perché di origine indiana (vedi terraterra, 13 aprile). Come un conflitto sociale si trasforma in conflitto etnico (il Metha Group è di proprietà ugandese-indiana), anche se l'oggetto del contendere è l'accesso alle risorse naturali.
Già, perché dalla foresta di Mabira centinaia di famiglia traggono di che vivere: «E' tutto: legna da ardere, carbonella, erbe medicinali, frutti commestibili, fibre, legno da lavorare. e poi, la foresta assorbe la pioggia e riempie i fiumi. Non possiamo vivere senza foresta» dichiara (all'agenzia reuter) il signor Haruna Salongo, seduto su una stuoia davanti a casa, nel villaggio di Mabira. Certo, il governo sostiene che l'Uganda perde ogni anno otto volte quei 7.000 ettari per l'azione dei piccoli contadini, che tagliano alberi per coltivare o fare carbone vegetale - e contrappone l'esigenza ambientale con la necessità di sviluppo industriale. E' la solita questione di interessi: quelli di qualche investitore privato o contro quelli di un'intera popolazione locale.

 

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