Sabino Romero, un leader degli Indios Yupka, è stato arrestato in seguito alla morte di tre Yupka avvenuta lo scorso mese di ottobre nel corso di uno scontro sulle montagne della Sierra de Perijá, nel Venezuela occidentale. L’incidente è avvenuto a seguito del conseguimento di controversi diritti territoriali da parte di tre comunità Yupka. Dietro gli incidenti vi sarebbero gli interessi degli allevatori di bestiame che osteggiano Sabino Romero e la campagna per i diritti territoriali degli Yupka. La settimana precedente all'aggressione, Sabino Romero aveva ricevuto minacce di morte. Sabino Romero era stato ferito da un’arma da fuoco e ora è detenuto dall’esercito, con l'accusa di omicidio e furto di bestiame. "Succede tutto a causa della demarcazione - ha commentato Sabino. - Gli allevatori vogliono portarci via la nostra terra".



Sabino Romero si oppone al progetto governativo di demarcazione e privatizzazione della terra, e chiede il riconoscimento del diritto degli Yupka a un territorio unico e continuo, piuttosto che pezzi di terra frammentati per le singole comunità. Secondo le organizzazioni non governative locali, questi episodi fanno parte di un processo di manipolazione concepito dalle autorità per provocare lotte tra le comunità Yupka e indebolire la campagna per i loro diritti territoriali.

Lusbi Portillo, dell’organizzazione non governativa Homo et Natura, ha dichiarato che la vicenda di Sabino è il risultato "dell’istigazione dei latifondisti, dei coloni e dei settori governativi che ambiscono a frammentare il territorio degli Yupka allo scopo di occuparlo e preparare il terreno per lo sfruttamento del carbone presente nell’area". Anche su Portillo pende la minaccia di un mandato di arresto.

I leader indigeni della Sierra de Perijá si sono incontrati il mese scorso e hanno chiesto il rilascio di Sabino Romero., e hanno anche chiesto che gli attivisti che si battono per i loro diritti ancestrali alla terra non vengano trattati come criminali.

 

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