Secondo l'esperto dell'ONU sui popoli indigeni Rodolfo Stavenhagen, l'espansione dei parchi naturali rischia di portare gli indigeni di vari paesi africani, inclusi il Botswana e il Kenia, "sull'orlo dell'annientamento".
I parchi naturali vengono spesso istituiti senza l'appropriato coinvolgimento dei popoli nativi che vivono nelle rispettive aree. Il Relatore Speciale ONU Rodolfo Stavenhagen ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che tali parchi interferiscono gravemente con la vita dei popoli cacciatori-raccoglitori e dei pastori nomadi. Inoltre, ha aggiunto che, anche in quei paesi in cui sono riconosciuti i diritti degli indigeni, i governi africani hanno fatto ben poco per applicare le leggi che li garantiscono.
"Le comunità (indigene) sono sull'orlo dell'annientamento e della dispersione. Non è stato fatto abbastanza per difendere i loro diritti" ha dichiarato Stavenhagen. Inoltre, la pressione esercitata sui popoli indigeni, compresi i tentativi dei governi di impedire loro di rivendicare i propri diritti territoriali, ha continuato il Relatore Speciale "ha indebolito le comunità a tal punto che non potranno sopravvivere ancora a lungo".