Un gruppo di indios Ayoreo ha condannato l'invasione delle terre ancestrali e la deforestazione perpetrata dai proprietari terrieri della zona.
Il territorio degli Ayoreo-Totobiegosode è stato incluso recentemente nella Chaco Biosphere Reserve, nel tentativo di proteggerlo dai latifondisti privati che restano determinati a spianare l'area per venderne il prezioso legname. La foresta è protetta da ingiunzioni che rendono illegale qualsiasi attività al suo interno ma le restrizioni vengono sistematicamente ignorate.
Nell'area abita un imprecisato numero di famiglie Ayoreo isolate che si ritrovano ora accerchiate su tutti i lati. Tra i trasgressori più recidivi c'è la società Carlos Casado S.A., che ha rifiutato le offerte del governo di rilevare la sua terra per restituirla gli Indiani.
Gli Ayoreo hanno denunciato il saccheggio della loro foresta , loro unica risorsa. I predatori sono attirati da una particolare specie, il palo santo, un legno duro molto pregiato, che viene utilizzato per costruire recinzioni nei posti di guardia. Marcelo Peyrat [rappresentante della Carlos Casado S.A.] si sta arricchendo con il furto del nostro legname".