14 gennaio 2000 - Survival dununcia una nuova violazione dei diritti indigeni nel Mato Grosso,in Brasile. 50 uomini armati sono penetrati nel territorio indigeno dei Guaraní-Kaiowá a Portreo Guaçu. Gli abitanti del villaggio, tra cui molti bambini, sono stati picchiati selvaggiamente, mentre sei donne guarani sarebbero state violentate davanti alle loro famiglie. E' stata inoltre bruciata la maggior parte delle case e 30 Indiani sono stati costretti su di un camion e portati via.
Si teme che quei Guaraní di cui non si ha ancora notizia siano "desaparecidos". Le milizie armate sono state assoldate dagli allevatori locali al fine di cacciare i Guaraní dalla loro terra ancestrale. Gli stessi allevatori hanno successivamente chiuso l'accesso all'area, impedendo al FUNAI di far luce sull'episodio e la distribuzione di cibo e medicinali. La Polizia Federale ha successivamente ripristinato l'accesso ai territori e arrestato 5 miliziani.
I Guaraní sono stati espulsi da Portreo Guaçu negli anni '70 e '80 quando il governo brasiliano vendette i titoli della terra ai coloni e agli allevatori. Le petizioni della numerosa comunità indiana che seguirono negli anni successivi convinsero il FUNAI ad identificare la terra dei Guaraní, che tuttavia rimane ancora priva d demarcazione.
Così, mortificata da continui rinvii, la comunità fece ritorno a Portreo Guaçu nell'aprile del 1998.
Questa nuova incursione rappresenta il terzo tentativo illegale da parte degli allevatori di cacciare i Kaiowá dalle loro terre. In dicembre un'altra comunità Guaraní è stata sfrattata da Sombrerito con l'uso della violenza; le case degli Indiani ed ogni loro avere sono stati bruciati per scoraggiarne il ritorno.
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