L’incenso viene dalla resina di un albero di benzoino (Boswellia spp), è la fonte principale di sostentamento per le comunità della zona. Da oltre 300 anni, ogni lunedì gli uomini dei villaggi di Sipituhuta e Pandumaan vanno nella foresta e incidono la corteccia degli alberi. Portano con sé cibo, acqua e l’essenziale per pernottare nella foresta, prima di tornare a casa per il fine settimana. Nel 2009, la PT Toba Pulp Lestari (PTL) ha annunciato l’espansione delle sue operazioni di cellulosa e carta in Porsea, nei pressi del lago Toba a Sumatra. passando da 165.000 tonnellate annue a 300.000 tonnellate annue. Da allora sono iniziati aspri conflitti con le comunità forestali.

 

Abbattendo le foreste e gli alberi di benzoino, la PT Toba Pulp Lestari distrugge anche i loro mezzi di sussistenza . “Ora faccio fatica ora a sfamare i miei figli", spiega degli abitanti del villaggio a REDD Monitor. “Non mi resta che cercare lavoro nella piantagione come della TPL come operaio non qualificato. Ma io non voglio diventare un operaio della piantagione.”

Con l’esplosione dei conflitti tra abitanti e la TPL, nel 2011 il Consiglio Nazionale delle Foreste ha raccomandato l’esclusione delle aree di Pandumaan e Sipituhuta dalla concessione TPL.
La raccomandazione è stata dalle autorità regionali, ma nulla è cambiato. Nel 2013 , 31 abitanti del villaggio sono stati arrestati cercando di fermare l' azienda dalla distruzione delle loro foreste. 16 di loro sono ancora in carcere a Medan .

La cartiera PT Toba Pulp Lestari è di proprietà di Sukanto Tanoto , l'amministratore delegato del colosso cartario APRIL e uno degli uomini più ricchi dell'Indonesia . Gli attivisti indonesiani chiedono ora il boicottaggio del principale prodotto della APRIL, Paper One.

La PT Toba Pulp Lestari era precedentemente conosciuta come PT Inti Indorayon Utama. Dall’inizio delle sue operazioni nel 1989, la cartiera ha affrontato la resistenza delle comunità locali, a causa della deforestazione e dell’inquinamento. Nel 1998, massicce proteste da parte delle comunità locali sono arrivati alla chiusura della cartiera. Nel gennaio 2000, l'allora ministro dell'ambiente Sonny Keraf ha raccomandato che la cartiera fosse chiusa o trasferita. Questa invece si è limitata a cambiare nome, continuando a espandere le proprie operazioni distruttive.

Joomla templates by a4joomla