Una banda di taglialegna illegali è stato sgominata dalle autorità brasiliane nei pressi del territorio di una tribù amazzonica ancora non contattata. I taglialegna sono stati arrestati da una task force del governo brasiliano, che ha sequestrato quaranta camion carichi di legname abbattuto illegalmente. I taglialegna sono stati fermati nella riserva di Guariba, una zona cuscinetto istituita per proteggere il territorio della tribù Kawahiva, un gruppo etnico altamente minacciato. Il Kawahiva non  hanno avuto ancora alcun contatto con il mondo esterno, ma le attività di taglialegna nel loro territorio rischia di trasmettere malattie a loro sconosciute che potrebbero ucciderli tutti, come in passato è già accaduto con numerosi popoli indigeni della regione.

"Il luogo in cui  gli Indiani non contattati vivono, pescano, cacciano e coltivano deve essere protetto. Il mondo intero deve sapere che quella è la loro foresta e che le autorità devono rispettare il loro diritto a viverci", ha commentato il leader yanomami Davi Kopenawa.

Secondo  Survival, i Kawahiva rischiano genocidio. Questo popolo ha espresso il proprio desiderio di rimanere isolato. Il contatto con il mondo esterno potrebbe rivelarsi fatale per loro, come lo è stato per innumerevoli popoli indigeni in passato. Ma la loro situazione è tutt'altro che disperata: se viene rispettato il loro diritto a restare indisturbati nei propri territori,saranno in grado non solo di sopravvivere, ma anche di prosperare.

Dal 2013, un decreto volto a proteggere le terre dei Kawahiva come Territorio Indigeno giace sulla scrivania del ministero brasiliano della Giustizia. Survival International ha chiesto alle autorità agire prontamente  per salvare il Kawahiva dall'estinzione.

 

 

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