Quito, 31 ottobre 2007 - Una delegazione di circa 50 Huaorani ha raggiunto la capitale per dare nuovamente vita ad una manifestazione contro la licenza ambientale che la ministra dell’ambiente Anna Alban ha concesso a Petrobras lo scorso 24 ottobre.
La giornata è iniziata nella sede di CONAIE, l’organizzazione indigena nazionale dell’Ecuador. Qui Il presidente di CONAIE Luis Macas e il dirigente del territorio Efren Calapucha, insieme ai dirigenti dell’organizzazione Huaorani (Nawe) e delle donne Huaorani (Amwae) e ai rappresentanti di più della metà delle 32 comunità Huaorani, hanno manifestato il deciso rifiuto alla concessione della licenza ambientale a Petrobras e il nuovo progetto di sfruttamento petrolifero nel territorio tradizionale Huaorani e nel parco Yasuni. Il presidente di Conaie ha annunciato che presenterà un Amparo Costituzionale contro la licenza di Petrobras. Secondo Macas, “adesso che il governo ha terminato la sua campagna elettorale, comincia a rimangiarsi tutte le sue promesse sulla protezione dello Yasuni”, però, “non si può permettere né tollerare l’estinzione di un altro popolo indigeno in Amazzonia a causa dell’estrazione petrolifera”. Ha anche criticato la politica finora attuata rispetto ai popoli in isolamento volontario (PIVA): “Quando il governo decise di stabilire una zona intangibile, Conaie si oppose fermamente. Perché adesso sta accadendo esattamente quello che temevamo: si è delimitata una zona per legittimare che nel resto del parco e del territorio Huaorani possa continuare l’estrazione petrolifera”. Rispondendo ad una recente dichiarazione di Correa che ha “invitato” gli ecologisti e le organizzazioni indigene a trovare una soluzione alternativa all’estrazione del petrolio per finanziare educazione, salute ed infrastrutture nel paese, Macas ha sottolineato che “ Ci dica invece Correa che cosa ha intenzione di fare con le persone che vivono nello Yasuni e che ci vivono da migliaia di anni”. Fernando Niwa, vicepresidente dell’organizzazione Huaorani, ha dichiarato che la licenza ambientale di Petrobras deve essere annullata perché viola gli articoli delle nazioni Unite che prescrivono la consulta previa ed in buona fede dei popoli indigeni coinvolti in progetti estrattivi. “In nessun momento il popolo Huaorani e la sua organizzazione sono stati informati e consultati sul progetto del bloque 31, e pertanto la licenza deve essere fatta decadere”. Inoltre Niwa ha aggiunto che “ Non possiamo permettere lo sterminio dei nostri fratelli Taromenani e Tagaeri. Bisogna rispettare il loro diritto e la loro decisione di astenersi dal contatto con il mondo occidentale”. .
Ha anche preso la parola il vecchio guerriero Awa, della lontana comunità di Bameno, arrivato a Quito dopo un lungo viaggio prima in aereo e poi in autobus. Vestito il suo gomi tradizionale e la corona di piume, Awa ha parlato nella sua lingua, però è stato molto eloquente nei suoi gesti, agitando la sua lancia. I giovani Huao hanno tradotto le sue parole “ Sarà colpa del governo se ci sarà una guerra o ci saranno morti nel territorio Huaorani”. All’evento era presente anche Patricia Gualinga, di Sarayacu, una comunità indigena famosa per la sua resistenza contro l’estrazione del petrolio. Ha reso noto che anche la federazione indigena amazzonica Confeniae ha preso posizione contro la decisione del governo e ha annunciato imminenti mobilitazioni in difesa dello Yasuni. A seguito della conferenza stampa gli Huaorani, accompagnati dai dirigenti di CONAIE e dai rappresentanti di alcune ONG, hanno sfilato per la città di Quito, indossando i vestiti tradizionali nonostante il freddo. Durante il tragitto, tre sono stati i momenti forti. L’arrivo alla sede di Petrobras, la cui entrata è stata bloccata con il nastro adesivo giallo delle imprese petrolifere con la scritta “pericolo”. Scena che si è ripetuta davanti al ministero dell’Ambiente e a quello di Minas y Energia. .
Qui finalmente la delegazione Huaorani è stata ricevuta dal ministro di “ Minas y Petrolio” Galo Chiriboga. I dirigenti Huaorani hanno ratificato la loro posizione chiedendo l’annullamento della licenza ambientale, per mancanza di consulta al popolo Huaorani e alla sua organizzazione rappresentativa. Hanno denunciato che Petrobras ha negoziato e ottenuto il consenso di una sola comunità, quella di Kawimeno situata nel bloque 31. Chiriboga ha proposto alla delegazione Huaorani e ai dirigenti di Conaie che si riuniscano la prossima settimana per una riunione informativa, in cui verranno spiegate le tecnologie che Petrobras utilizzare e i dettagli del progetto. Sul da farsi decideranno in questi giorni i dirigenti huaorani in concerto con Conaie. Però per il momento, si consegnerà al tribunale “Contenzioso e Amministrativo” il ricorso di Amparo Costituzionale, che è già stato firmato dai dirigenti Huaorani.