Una nuova ondata di violenze ha coinvolto la controversa provincia indonesiana nella Nuova Guinea. Scatenata dalle forze di sicurezza indonsiane, che hanno "accidentalmente" aperto il fuoco sugli indigeni durante le celebrazioni per il nuovo anno, la rivolta scatenatasi in seguito a due omicidi ha portato ad ulteriori vittime, tra cui un bambno di otto anni.
Secondo quanto riporta Survival International, le forze di polizia hanno dato fuoco alle abitazioni dei villaggi coinvolti. Secondo la stessa fonte, assieme all'esercito sarebbe sempre più presente la milizia islamica Merah Putih (Rosso e Bianco), già nota per gli eccidi commessi Timor Est.
Le violenze potrebbero essere legate a una strategia da parte di grandi imprese e apparati di sicurezza, volta a fermare la politica autonoma del governo provinciale, che ha recentemente ha firmato una moratoria sulle concessioni forestali e sull'espansione delle piantagioni di palma da olio, rivendicando il controllo delle foreste da parte dei popoli indigeni.