Si chiamava Tulia García, leader del popolo Awa. La sua colpa era la richiesta di una investigazione sulla morte del marito, ucciso in un'imboscata dai militari lo scorso maggio. Il 26 agosto un commendo militare l'ha uccisa, assieme a tutti i possibili testimoni dell'omicidio: dieci persone, tra cui tre bambini.
"Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, uomini che indossavano divise militari ma con cappucci che li rendevano irriconoscibili, hanno aperto il fuoco alla rinfusa su una casa che apparteneva a una famiglia di Awa" ha dichiarato il portavoce dell'ONIC, l'Organizzazione dei popoli indigeni colombiani.

"I primi resoconti suggeirscono che membri dell'esercito abbiano massacrato queste persone allo scopo di eliminare e intimidire i testimoni delle atrocità" afferma il portavoce di Human Rights Watch. Nel corso del 2009 sono stati uccisi oltre 60 Indigeni in Colombia, e migliaia di loro sono stati forzati ad abbandonare le proprie case e la propria terra.

Nel marzo 2009 era già stato consumato un eccidio ai danni dell'etnia Awa', con un bilancio di oltre 30 indigeni.
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