Anche la Commissione Indonesiana per i Diritti Umani denuncia l'operato della polizia indonesiana, responsabile dell'incendio del villaggio Suluk Bongkal, nella provincia di Riau, a Sumatra, e degli incidenti collegati, che hanno causato la morte di due bambini.
"L'unità delle Brigate Mobili di Riau ha violato di diritti umani - ha dichiarato il vice capo dell'ente governativo per i diritti umani, Ridha Saleh - Deploriamo l'impiego delle truppe della brigata mobile della polizia di Riau per risolvere dispute sulla proprietà della terra. La violenza non è il modo per risolvere queste contese, che vanno affrontate portando le parti coinvolte e le autorità locali ad un tavolo di trattativa, e non agendo unilateralmente".
Le terre del villaggio di Suluk Bongkal erano state assegnate al villaggio nel 1991, ma nel 1997 sono state cedute alla PT Arara Abadi, un'impresa legata al gigante della carta APP. Una delibera del Ministero delle Foreste indicava però come i residenti nell'area avessero il diritto di restare (S 319/Menhut-VI/2007). Sulla Arara Abadi pendeva anche un'investigazione per taglio illegale. Le terre da convertire a piantagione fanno parte di un'area ricca di biodiversità.
Su richiesta della Indah Kiat Pulp and Paper, la polizia è intervenuta, e ha fatto fuoco sulla folla, mentre un elicottero incendiava numerose case del villaggio, mentre altre sono state rase al suolo dalle ruspe dell'impresa forestale. Un bambino di due mesi è morto per le ustioni riportate, mentre un altro bambino di due anni è affogato mentre scappava nella foresta.