Milano, 5 dicembre 2003 - Si è tenuto oggi a Milano, organizzato da Amici della Terra e WWF nell’ambito COP 9, il Convegno Deforestazione e clima, l’importanza delle foreste per la stabilità climatica.

Nel suo intervento al convegno, Laura Radiconcini, Vice presidente degli Amici della Terra europei, si è soffermata sulle cause della deforestazione, particolarmente in Amazzonia, ed ha affermato: "L'obiettivo centrale della Convenzione Clima è la stabilizzazione delle emissioni di gas serra a livelli per evitare una pericolosa interferenza antropogenica al sistema del clima".


Fermare la deforestazione, anche solo in Brasile e Indonesia, consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2, (in relazione alla capacità delle foreste di assorbire il carbonio), di un quantitativo pari ai quattro quinti delle riduzioni ottenibili applicando il Protocollo di Kyoto.

Mentre la riduzione delle emissioni nei paesi industrializzati ha un costo economico consistente, almeno per quanto concerne gli investimenti (le rese si manifestano solo col tempo), la riduzione della deforestazione tropicale è un’iniziativa molto più economica, immediata e agevole: richiede soltanto una chiara decisione politica in tal senso e risorse economiche modeste.
Finora, l’assenza di iniziativa dei governi dei paesi che subiscono la deforestazione, la miopia dei paesi sviluppati, assecondati purtroppo anche da gruppi ambientalisti, hanno impedito che questo problema fosse incluso nel Protocollo per il suo primo period of commitment deciso a Bonn. E' necessario fin d'ora rimettere in discussione misure per la tutela delle foreste nel secondo periodo, anche perché esse possono rappresentare un contributo concreto per ridare un ruolo al Protocollo di Kyoto. Inoltre, ridurre la deforestazione rappresenterebbe un fatto positivo in sé, per proteggere la biodiversità, il clima regionale, favorire l’evapo-traspirazione, difendere le popolazioni locali.

 

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