Ci stiamo perdendo gli alberi. Dalle foreste asciutte dell'Africa elle foreste pluviali asiatiche, ai boschi temperati dell'Australia, alle foreste boreali del Canada, è un susseguirsi di boschi e foreste scomparsi e morie di alberi. Anche i pini delle Alpi ne sono affetti.
Dagli anni settanta ad oggi ben 88 foreste sono scomparse a causa del cambiamento climatico. Lo rivela uno studio del servizio geologico statunitense (U.S. Geological Survey - USGS) rilasciato nella rivista scientifica Forest Ecology and Management.
"Gli alberi muoiono molto più rapidamente di quanto crescano - spiega Craig D. Allen, scienziato alla USGS e autore dello studio - I diffusi esempi di siccità e di mortalità causata dalle temperature più alta mostrano bene come il clima possa portare a impatti improvvisi e su vasta scala sui servizi essenziali delle foreste, che vanno dalla fornitura di legname, alla protezione dei bacini idrici, alla biodiversità, ai servizzi di carattere riceazionale, estetico e spirituale".
Le foreste sono state sempre identificate con la longevità, simboleggiata dai grandi alberi millenari. Ebbene, gli alberi hanno vita sempre più breve. Il clima è cambiato più volte in passato, ma il ritmo delle glaciazioni seguiva ritmi di millenni, quanto bastava agli alberi per "spostarsi" di generazione in generazione, attraverso la dispersione dei semi. La velocità del cambiamento climatico in corso supera di gran lunga i tempi lenti delle foreste, e gli alberi, semplicemente, iniziano a morire.