"Crimine contro il clima" è lo striscione appeso sulle gru del porto. Il porto è quello di Perawang, nell'isola di Sumatra. Le gru appartengono al colosso cartario Asia Pulp & Pper (APP), e vengono usate per caricare sulle navi le balle di cellulosa destinata all'esportazione. La cellulosa è prodotta con il legno delle vicine foreste pluviali. Mano mano le foreste vengono rase al suolo e la palude torbosa prosciugata, il loro posto viene preso dalle piantagioni di acacia.
Lo striscione non sventola da solo. Sulle gru, un gruppo di attivisti di Greenpeace resiste ormai da ore bloccando le operazioni di carico. "La deforestazione è una delle cause della crisi climatica - dichiara Shailendra Yashwant - Abbiamo bloccato l'esportazione di una delle più grandi cartiere del mondo per dimostrare che è possibile fermare la distruzione delle foreste e la catastrofe climatica".
La APP gigante vende carta in Cina, gli Stati Uniti, Italia e Australia. Di recente imprese come Gucci, Tiffany e hanno annunciato la chiusura dei contratti con la APP e l'adozione di politiche di acquisto basate su prodotti certificati FSC.
La penisola di Kampar, sul lato orientale dell'isola di Sumatra, oltre a una ricca biodiversità, preserva 2 miliardi di tonnellate di carbonio, racchiuso nella torba, uno dei più grandi di stoccaggio di carbonio al mondo. La rapida deforestazione e il drenaggio delle torbiere sta progressivamente liberando questo carbonio in atmosfera.
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Indonesia, cartiere criminali
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