Una ventina di attivisti di Greenpeace hanno sequestrato" oggi nel porto di Salerno un carico di legname proveniente da una azienda del legno ben nota per il proprio coinvolgimento in attività  illegali. Volontari di Greenpeace hanno appeso due striscioni con scritto "PROTEGGIAMO LE FORESTE" e 'FOREST CRIME' (crimine forestale). Il legname "sequestrato" è stato poi consegnato al più vicino ufficio di polizia, dove Greenpeace ha chiesto l'apertura di indagini sul carico.

La nave "Aigiorgis" proveniente dal porto di Douala (Camerun) trasportava legname della compagnia del legno camerunese "Ingénierie Forestiére" (IngF), fortemente coinvolta in un vasto spettro di attività  forestali illegali.
Nel corso di una recente investigazione sul campo in Camerun, Greenpeace ha scoperto una operazione di taglio illegale su vasta scala ad opera della Ing-F ancora non sanzionato. In questo caso investigato da Greenepace, la Ing-F ha abbattuto illegalmente oltre 1800 ettari di foresta primaria tropicale.
Negli ultimi anni la Ing-F ha ricevuto un alto numero di multe per taglio illegale, ed è ben nota nel settore forestale del paese per il suo comportamento.
L'attività devastante della Ing-F è sostentata dalla domanda del mercato europeo. L'Italia rappresenta il maggior importatore europeo di legname proveniente da questa impresa.

"Il taglio illegale ha trainato per anni la distruzione delle magnifiche foreste africane. Migliaia di chilometri di strade aprono foreste incontaminate al degrado e a massicce ondate di caccia di frodo." ha commentato Sergio Baffoni di Greenpeace. "Il risultato è un massiccio danno ambientale, accompagnato da conflitti sociali e gigantesche perdite di risorse ai danni dei governi africani e delle comunià  locali. Fino ad oggi è stato fatto troppo poco per fermare questa tendenza."

"Le foreste primarie del pianeta sono minacciate da massicce operazioni da parte di compagnie del legno prive di controllo." ha aggiunto Baffoni. "Le foreste continuano ad essere abbattute o degradate ad un ritmo allarmante, ma chi commercia legname non è ancora ritenuto responsabile di queste pratiche illegali e distruttive. Il prossimo 28 giugno in Lussemburgo i ministri dell'ambiente europei avranno l'opportunità  di adottare una legge in grado di fermare l'importazione di legni e sottoprodotti di origine illegale in Europa, e di combattere attivamente il traffico di legno illegale. Un' occasione che non deve essere persa"

Alla luce delle nuove prove, Greenpeace chiede al governo italiano e all'Unione Europea di:
* dare priorità  all'adozione di una legge europea in grado di fermare l'importazione di legname di origine illegale. Tale legge deve consentire alle autorità  doganali di sequestrare il carico e avviare azioni legali individui e imprese coinvolti nel traffico di legname illegale.
* impegnarsi a politiche di acquisti pubblici rispettose dell'ambiente
* applicare immediatamente le convenzioni già  sottoscritte contro la corruzione e il riciclaggio di denaro sporco, attività  in cui il traffico di legno illegale è direttamente legato.
* monitorare attivamente le attività  delle proprie imprese attive all'estero
* sospendere le operazioni di taglio nelle foreste primarie ancora intatte, fino a quando non siano state concordate pratiche di gestione responsabile

 

 

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