Il governo nepalese ha annunciato una blocco di due mesi sull'abbattimento degli alberi in tutto il territorio nazionale. Il ministro delle le foreste ha fatto sapere che il divieto è stato causato dal preoccupante aumento degli alberi abbattuti nelle foreste i pianura del Terai.
"Alcune operazioni forestali sono autorizzate, nelle foreste comunitarie, ma abbiamo scoperto che l'entità del taglio è di gran lunga superiore - ha spiegato Deepak Bohara - Così abbiamo vietato il taglio fino a quando non saremo in grado di formulare una nuova politica più appropriata, in grado di regolare in modo idoneo il numero di alberi da abbattere".
Le foreste sono di importanza vitale per il Nepal, dove la maggioranza della popolazione dipende ancora dall'agricoltura di sussistenza e dalle risorse forestali per la sua sopravvivenza. Oltre a fornire legna da ardere e materiale da costruzione, le foreste riforniscono le falde sotterranee di acqua potabile, e prevengono le frane e le alluvioni, oltre ad assicurare l'habitat alla biodiversità.
Circa un quarto del paese è coperto da foreste, in gran parte gestite da progetti comunitari.
Sono proprio questi progetti comunitari che hanno preservato la foresta ai piedi dell'Himalaya. Ma nelle aree di pianura, più esposte alle vie di comunicazione e al commercio, la gestione forestale è stata molto meno prudente. Nel corso degli ultimi anni, il facile accessibilità a legname a prezzi bassi ha portato a un rapido aumento della deforestazione. Sono inoltre minacciate dai nuovi insediamenti di contadini senza terra che occupano terre per trasformarle in fattoria.
Parallelamente al divieto di taglio, il ministero delle foreste ha avviato un'indagine sui funzionari locali che gestiscono le aree in cui la deforestazione dilaga. "Abbiamo licenziato sei funzionari, e numerose guardie forestali - ha detto Bohara - E appena scoveremo chi ha lucrato sulla deforestazione, avvieremo lo porteremo in tribunale".