La Gibson, leggendario marchio di produttori di chitarre, è finita nel mirino di un'indagine federale negli Stati Uniti con l'accusa di avere depredato illegalmente foreste di ebano per costruire i celebri strumenti usati da Jimmy Page e Chuck Berry. I federali, per questo, non hanno esitato a perquisire le due sedi americane dell'azienda, una a Nashville e l'altra a Memphis, dove la settimana scorsa hanno sequestrato campioni del legno utilizzato per costruire le chitarre, oltre a molto materiale informatico (hard disk e computer). Sequestrati anche moltissimi strumenti già pronti ad essere messi in vendita.
L'accusa - Il reato di cui si sarebbe macchiata la Gibson sarebbe quello di importazione illegale del legno proveniente da piante in estinzione: in particolare ebano proveniente dall'India. L'accusa è circostanziata: sotto la lente di ingrandimento c'è un carico di legno arrivato in aereo dall'India (1.250 pezzi arrivati in aereo a Dallas il 22 giugno scorso).
Gibson si difende - L'azienda, ovviamente, nega tutto e afferma che lotterà per provare la propria innocenza in tribunale. Tuttavia non è la prima volta che Gibson è al centro dell'attenzione per il legno usato nei propri strumenti musicali: già nel 2009 era successo qualcosa di molto simile con una partita di legno proveniente dal Madagascar